Cronache

Killer di Chiara Gualzetti: scatta selfie in carcere e scatena l'ira del padre

Postati commenti e video offensivi sui social dall'assassino di Chiara Gualzetti. Condannato a 16 anni e 4 mesi

Il padre di Chiara Gualzetti all'assassino della figlia che "canta" vittoria: "Ma cosa festeggi?"

Un selfie con le dita a comporre il segno di vittoria, come didascalia la scritta “killer” con un cuore, una serie di commenti e video dai contenuti espliciti ed offensivi. Questo il materiale postato su Instagram  da un compagno di carcere, del giovane reo confesso dell’omicidio di Chiara Gualzetti, la ragazza, al tempo dei fatti quindicenne, uccisa a Monteveglio (Bologna). L’uccisore, al momento detenuto presso il carcere minorile del Pratello a Bologna, sarà oggi presente davanti al giudice nell’udienza del rito abbreviato, insieme a Vincenzo Gualzetti, padre della vittima.

"Fatevi i c... vostri, non sapete niente. Se avete le palle entrate qua da noi in carcere. Siete bravi a giudicare ma non sapete niente. Se sei così depressa da chiedere a uno di ammazzarti c... tuoi". Sono state queste parole, riportate dal Corriere della Sera e pubblicate sui social da un compagno di carcere dell’assassino di Chiara, a far indignare il padre della vittima. Vincenzo Gualzetti, ha infatti passato la scorsa domenica, giorno, per altro, del suo compleanno, interamente in caserma dei carabinieri, a denunciare i post su Instagram, ritenuti offensivi nei confronti della defunta figlia.

Sempre seguendo il Corriere, Vincenzo Gualzetti ha dichiarato: "Avessero scritto qualsiasi altra cosa ci sarei passato sopra forse. Ma dare della depressa a Chiara no, non lo accetto, lei che era piena di vita. La sua ultima immagine l’avete vista tutti, saltellava felice davanti casa". Con queste parole l’uomo si è riferito a quanto scritto nel post su Instagram del killer della figlia, che, secondo quanto dichiarato ai magistrati dal diciassettenne, avrebbe esplicitamente chiesto di essere uccisa dal suo aguzzino. Ipotesi, questa, alla quale il padre di Chiara non ha mai creduto, così come alla dichiarazione del giovane assassino, al tempo dei fatti, di essere stato guidato dal demonio nel compiere il crimine.

Di fatto, non resta comunque quasi più nessun attenuante per il reo confesso, dopo l’ennesima perizia psichiatrica di venerdì scorso, che avrebbe escluso una sua presunta incapacità di intendere e di volere.

Al momento le indagini stanno procedendo, condotte dal Dipartimento della Giustizia minorile del ministero, che ha chiesto ai vertici dell’istituto di detenzione, una relazione in merito alle immagini scattate nel carcere del Pratello. Il tutto è stato postato, ricostruisce chi indaga, da un tablet. Forse manomesso per aggirare le restrizioni o comunque agganciato a qualche rete libera, di quelli dati in dotazione ai detenuti durante la pandemia per tenersi in contatto con i parenti, oltre che per studiare e sostenere esami universitari. 
 

Omicidio di Chiara Gualzetti, 16 anni e 4 mesi al killer

Sedici anni e quattro mesi. È questa la condanna decisa dal gup del tribunale per i minorenni di Bologna per il ragazzo imputato per l'omicidio di Chiara Gualzetti. La giovane è stata uccisa il 27 giugno 2021 e il suo corpo ritrovato ai margini di un bosco vicino all'Abbazia di Monteveglio, non lontano da casa. È stata accoltellata e picchiata da un amico, che le aveva dato appuntamento per fare una passeggiata. Nell'interrogatorio il giovane aveva detto di aver agito dietro la spinta di un demone. La Procura aveva chiesto 16 anni e sei mesi.