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Giorgio Armani e Luca De Meo scattano, Pier Silvio Berlusconi resiste. Mentre Brunello Cuccinelli e Urbano Cairo... Top Manager Reputation, la nuova classifica
Carlo Messina, Pier Silvio Berlusconi e Andrea Orcel guidano la classifica della Top Manager Reputation di giugno 2025. Chi sale e chi scende, i trend

Giorgio Armani, Pier Silvio Berlusconi e Brunello Cuccinelli
Carlo Messina e Pier Silvio Berlusconi in vetta, Luca De Meo e Giorgio Armani scattano nella top 10
Il mese di giugno vede inalterate le prime tre posizioni del podio nella top-100 della Top Manager Reputation (stilata da Reputation Manager S.p.A SB): Carlo Messina (Intesa Sanpaolo) al primo posto davanti a Pier Silvio Berlusconi (l'ad di Mediaset unico rappresentante del settore media tra i primi 10) e Andrea Orcel (Unicredit).
Accelerazione veloce di Renault con Luca De Meo che conquista tre posizioni e sale sino al quarto posto, con Claudio Descalzi (Eni) che completa la top 5. Giorgio Armani rientra tra i primi 10 (al nono posto, due posizioni guadagnate).
Guadagnano un gradino, Alessandro Benetton (settimo), Cristina Scocchia (l'ad di Illycaffè è undicesima) e Urbano Cairo (dodicesimo), mentre Stefano Donnarumma cresce di tre posizioni sino al tredicesimo posto. Scendono Matteo Del Fante (era quinto, ma resta saldamente in top 10 all'ottavo posto) e Brunello Cuccinelli (da nono a decimo).

da topmanagers.it
Luca de Meo scatta, Carlo Messina e Pier Silvio Berlusconi in vetta. Salgono Benetton, Armani e Scocchia - L'analisi di Top Managers
A giugno il caso di Luca de Meo (81.89) dimostra quanto sia decisiva la figura del CEO: è bastato l’annuncio del suo passaggio da Renault a Kering per far volare il colosso del lusso in borsa dell' 11,8%. Mantiene la testa di Top Manager Reputation (topmanagers.it) l’AD di Intesa Sanpaolo Carlo Messina (88.32), banchiere dell’anno per la stampa finanziaria di Francoforte grazie a “risultati eccellenti in una continuità impressionante”.
Si conferma secondo Pier Silvio Berlusconi (85.86), sul quale molti commentatori in Italia e all’estero accendono un faro per la strategia di espansione di MFE. Al terzo Andrea Orcel (85.47), che tenta di sbloccare il risiko: l’impegno a cedere 209 filiali Bpm in zone dove, in caso di fusione, supererebbe il 20% di quota di mercato, gli fa ottenere un via libera condizionato dall’UE. Quinto posto per l’AD di Eni Claudio Descalzi (81.62), nominato Cavaliere del Lavoro. Stabile l’AD di A2A Renato Mazzoncini (78.03). Al settimo sale di uno Alessandro Benetton (78) con il suo nuovo libro “Mai fermi”, poi Matteo Del Fante (76.59), Giorgio Armani (75.27) e Brunello Cucinelli (72.29).

da topmanagers.it
Salgono di uno Cristina Scocchia (70.22) e Urbano Cairo (70.15). Al tredicesimo sale di tre l’AD di FS Stefano Donnarumma (69.57), che firma il rinnovo del contratto ferrovieri e l’accordo con Cotral per integrare bus e treni. Stabili Pietro Labriola (68.09) e Giuseppina Di Foggia (67.95) Al sedicesimo sale di due l’AD di Iren Luca Dal Fabbro (67.87) con il suo libro “Proteggere il futuro”. Pierroberto Folgiero (67.81) si conferma diciassettesimo. Al diciottesimo sale di due l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa (67.63), che dice no al patto a tre con Nagel e Donnet.
Chiudono la Top 20 Giuseppe Castagna (66.62) e Marina Berlusconi (66.15). Aurelio De Laurentiis porta il Napoli allo scudetto: sale di 20 in quarantaduesima. Conferma l’inversione John Elkann (29°,+5).
In crescita anche: Flavio Cattaneo (26°,+3), Aldo Isi (34°,+5), Giampiero Strisciuglio (37°,+5), Paolo Arrigoni (39°,+5), Francesco Gaetano Caltagirone (58°,+16), Claudio Andrea Gemme (85°,+14°), Yuri Santagostino (86°,+17), Giampaolo Rossi (117°,+15). Buon ingresso per Antonio Filosa, nuovo AD di Stellantis (51°) e Agostino Scornajenchi di Snam (66°).