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Cronache
La propaganda russa arriva in due asili di Milano. Esplode il caso su Affari
propaganda russa

Propaganda russa in due asili di Milano

“Se quanto raccontato da affaritaliani.it venisse confermato ci troveremmo di fronte ad una notizia gravissima”. Così la capogruppo del Partito democratico al Senato, Simona Malpezzi, commenta lo scoop di Affari nel quale si dà notizia di due istituti scolastici per l'infanzia italo-russi di Milano che avrebbero distribuito ai genitori un capitolo speciale del programma scolastico dedicato all'esaltazione dell'esercito russo. Un “opuscolo” da discutere e mettere in atto in occasione della giornata dei “Difensori della patria”, celebrata dai russi il 23 febbraio.

Gli istituti d'infanzia italo-russi in questione sono "Armonia" e "Lev Tolstoj". Una giovane coppia mista italo-russa, che ci ha segnalato l'episodio, ha raccontato che sono stati gli stessi insegnanti a consegnare ai genitori l’opuscolo digitale, prodotto dalla casa editrice Karapuz. All’interno di questa guida vengono spiegate le attività che i genitori dovranno far fare ai loro figli dai 4 anni in su anche se di nazionalità italiana. “Non si può definire altro se non materiale di propaganda filorussa inneggiante all’esercito di quel paese impegnato nell’invasione dell’Ucraina”, afferma la senatrice Malpezzi su affaritaliani.it.

“Non avrei mai pensato di dover ricordare l’importanza della scuola dell’infanzia nella formazione delle bambine e dei bambini e nemmeno le linee guida che ispirano l’attività formativa ed educativa di tutte le scuole sul territorio italiano che, lo ricordo, si richiamano alla nostra Costituzione”.

Per la presidente dei senatori dem, “siamo di fronte ad un fatto gravissimo dal punto di vista pedagogico e della formazione per quei bambini. Ma ancora più grave e intollerabile è che sul territorio italiano sia fatta propaganda per il regime russo attraverso istituti scolastici. È assolutamente urgente che il ministro Valditara compia le necessarie verifiche”, conclude.

Riceviamo e pubblichiamo la rettifica della scuola Lev Tolstoj di Milano: 

"Presso la Scuola Lev Tolstoj si insegna lingua russa a bambini sia russi che ucraini - da parte di insegnanti sia russi che ucraini - e non è mai stato dato alcun tipo di documento propagandistico: né l’opuscolo da voi citato ed alla scuola completamente sconosciuto (“защитники отечества”) né alcun altro materiale non strettamente scolastico o culturale.

Per vostra informazione, scopo ulteriore della scuola è anche quello di insegnare la cultura russa ma, proprio per evitare qualsiasi possibile fraintendimento o manipolazione, la tradizionale “festa del difensore della patria” del 23 febbraio non è stata celebrata, nonostante sia chiaramente legata alla vittoria sul nazismo della Seconda guerra mondiale e nulla abbia a che vedere con la tragica situazione attuale. Ma proprio per evitare capziose interpretazioni di mala fede, la scuola ha deciso di astenersi da qualunque festeggiamento in questo triste periodo". 

 

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Tags:
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