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Cronache
Lega: il giro dei soldi. Un mln e 350 mila euro, dal partito ai commercialisti

Lega: il giro dei soldi. Un mln e 350 mila euro, dal partito ai commercialisti

L'inchiesta sulla compravendita del capannone della Lombardia Film Commission a Cormano che ha portato all'arresto di tre commercialisti in orbita Lega, si allarga a macchia d'olio. Agli atti del provvedimento finiscono 1 milione e 350 mila euro, soldi - si legge su Repubblica - che per i pm che indagano sarebbero passati dalle casse del partito ai tre commercialisti, attraverso l’ex direttore della Ubi di Seriate, Ghilardi. Che ora rivela: “Ho sempre insabbiato tutto”. La caccia che viene condotta dai magistrati di tre procure al possibile tesoro nascosto dei leghisti passa anche attraverso Marco Angelo Ghilardi, incastrato dalle intercettazioni telefoniche. "Mi han sospeso… mi han sospeso per te (Di Rubba ndr) e Manzoni, ho 47 pagine su cui devo rispondere tra sette giorni".

La Guardia di Finanza - prosegue Repubblica - ha scoperto un grosso flusso di denaro. Al solo studio Dea, dei commercialisti, arrivarono dai leghisti circa 700mila euro dal primo gennaio 2015 al 21 ottobre 2018. Più precisamente, 591 mila li diede la Lega Nord, 47.200 la Lega per Salvini, oltre 57mila la Pontida fn. Vennero definite “consulenze”. Ma altre “consulenze” cospicue approdano nelle casse del solo Andrea Manzoni: 183 mila euro dalla Lega nord, 10 mila dalla Lega per Salvini e 45 mila da editoriale Nord. Poi c’è lo studio Cld (sempre dei commercialisti): riceve 296 mila da Lega nord, 49 mila da Radio Padania, 12.200 da Editoriale nord, 8.540 da Pontida fn, 48.800 da Francesco Baracchetti. Solo fermandosi qui, c’è un milione e 350mila euro che passa dalla Lega a quelli che, in fondo, sono tre professionisti “interni”: e tutti questi movimenti di denaro approdano nella piccola banca grazie a Ghilardi e al suo ex amico Di Rubba. E spunta anche un conto corrente segreto del tesoriere della Lega Centemero.

Fondi Lega: prestanome, volevano vendere sede Bellerio 

Michele Scillieri, uno dei commercialisti di fiducia della Lega arrestati nel caso Lombardia Film Commission, "si vantava delle amicizie che aveva con Di Rubba e altri esponenti locali della Lega, tanto da aver ricevuto un incarico per cercare di vendere la sede della Lega di via Bellerio" sostiene il presunto prestanome Luca Sostegni in un interrogatorio. "Ricordo che c'era fretta di concludere l'operazione - ha spiegato Sostegni ai pm - perche', trattandosi di un immobile di proprieta' della Lega Nord, si correva il rischio del sequestro dalla Procura di Genova, in relazione alle indagini per la truffa sui rimborsi elettorali". 

Fondi Lega: revisore arrestato, mai stati 49 mln su conti

 "Personalmente reputo che non vi siano mai stati 49 milioni quali disponibilita' liquide sui conti della Lega nel periodo di mia competenza". A dirlo ai pm di Milano e' Andrea Manzoni, il revisore della Lega alla Camera finito ai domiciliari nell'ambito dell'indagine nata dalla presunta compravendita 'gonfiata' di un immobile a Cormano che ha visto coinvolta la Film Commission. Il denaro, questa l'ipotesi accusatoria, sarebbe stato distribuito a soggetti ed enti vicini alla Lega. Sentito il 3 settembre dai magistrati Eugenio Fusco e Stefano Civardi, Manzoni introduce "spontaneamente" l'argomento dei "famosi" (cosi' vengono definiti da chi verbalizza) 49 millioni, la somma confiscata alla Lega nell'ambito di un'indagine della procura di Genova. "Premetto che quando Salvini fu eletto segretario a fine 2013 e Centemero nominato tesoriere nel settembre 2014, Centemero mi chiamo' quale contabile - e' la ricostruzione di Manzoni - e quindi mi occupai personalmente della contabilita' e dell'amministrazione del partito". Questa somma, spiega, non sarebbe mai stata nella disponibilita' liquida sui conti della Lega "in quanto occorre distinguere fra i conti di disponibilita' dell'associazione federale e i conti di disponibilita' delle articolazioni locali che, sebbene prima del 2015 non fossero istituite come associazioni indipendenti, anche prima del 2015 di fatto avevano conti correnti sui quali aveva la firma solo il delegato locale. Reputo quindi un errore - e' il suo ragionamento - cumulare la disponibilita' sui conti correnti dei quali poteva disporre il tesoriere con quella delle giacenze sui conti correnti delle articolazioni locali sui quali il tesoriere non poteva avere potere di firma". "In ogni caso", aggiunge, "dal giugno 2015 abbiamo costituito delle associazioni regionali".

Fondi Lega: Scillieri non si fa interrogare, "troppa pressione" 

Slitta l'interrogatorio di garanzia, previsto per domani, di Michele Scillieri, il commercialista arrestato nell'ambito dell'indagine partita dalla compravendita di un immobile che ha coinvolto Film Commission. "In questo momento - spiega all'AGI l'avvocato Massimo Dinoia rivendicando la paternita' della scelta - c'e' troppa pressione, non me la sento di esporre il mio assistito alle forche caudine dei media per una questione di dignita'". L'interrogatorio del professionista nella cui sede venne registrato il partito 'Lega per Salvini premier' era in programma domani alle 9. Dovra' comunque svolgersi "non oltre 10 giorni dall'esecuzione del provvedimento" (il 10 settembre, ndr), secondo quanto prevede il codice per chi e' sottoposto a una misura cautelare non in carcere.

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