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Cronache
Linee guida scuola, proteste in 60 città. Bonaccini: “Accordo migliorato”

Migliaia di persone in tutta Italia hanno partecipato alla manifestazione nazionale convocata dal Comitato 'Priorità alla scuola. In 60 città, insegnanti, genitori, educatrici ed educatori, personale Ata e studenti hanno manifestato per chiedere dignità per la scuola Pubblica, per chiedere al governo Conte "di impegnarsi con serietà sulla riapertura delle scuole in settembre". Le linee guida, presentate dalla ministra all'Istruzione Lucia Azzolina, denuncia il comitato, "non garantiscono una riapertura delle scuole in presenza, in continuità, in sicurezza e senza riduzione di orario". Il Comitato propone di considerare le scuole "come presidi sanitari territoriali con la riapertura delle infermerie scolastiche, dove, attraverso i medici di base, sarebbe possibile intervenire tempestivamente con test sierologici, tamponi e monitoraggio sanitario, in modo tale da far ripartire la cultura della prevenzione, sulla quale si è smesso di investire da almeno un ventennio". La richiesta avanzata è quindi il ritiro delle linee guida, che il comitato ritiene "imbarazzanti e inutili" e annuncia che la mobilitazione nazionale continuerà finché queste non saranno revocate.

"La Scuola e' un pilastro del nostro sistema sociale, sono i nostri bambini, il nostro futuro. E' normale che ci sia molta attenzione, molta preoccupazione". Cosi' il premier Giuseppe Conte ai microfoni di Alanews che lo ha intercettato a via della vite, a due passi da palazzo Chigi mentre si intratteneva con alcuni cittadini. "La ministra (Azzolina, ndr) ha incontrato i sindacati e gli enti locali. Stiamo lavorando tutti i giorni per consentire di ritornare in sicurezza a Scuola a settembre", continua il presidente del consiglio. "Dateci ancora un po' di tempo. Sull'edilizia scolastica ci sono soldi mai usati dovremo fare un miracolo. Una nostra norma ha conferito a sindaci e presidenti di province il ruolo di commissari straordinari per poter procedere a tutto con due tranche di 300 mln piu' 300. Stiamo facendo di tutto", conclude. 

"Siamo ad un passo dalla condivisione delle Linee guida per la riapertura delle scuole, un testo che gia' oggi grazie al contributo propositivo delle Regioni e alla collaborazione istituzionale con il ministero risulta nettamente migliorato rispetto alle prime bozze. Abbiamo pero' chiesto - in Conferenza Stato-Regioni - un rinvio di 24 ore che consenta un approfondimento dell'ultimo testo del "Piano scuola 2020-2021. Documento per la pianificazione delle attivita' scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione". Lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. "Gia' oggi pero' - ha spiegato Bonaccini - abbiamo posto tre questioni politiche pregiudiziali. Prima di tutto la necessita' ulteriori risorse, rispetto a quelle a cui si fa riferimento nel documento. Al riguardo, infatti, al di la' dei fondi per l'edilizia scolastica, comunque insufficienti, occorrono risorse aggiuntive finalizzate alla riapertura delle scuole". Il presidente della Conferenza ha sottolineato che c'e' poi il nodo del personale. "Bisogna prevedere ulteriori risorse di organico docente e ATA. Serve uno stanziamento per garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull'organico 20-21, nonche' un aumento temporaneo dei contingenti. Infine - ha concluso Bonaccini - abbiamo lanciato un allarme sulla questione trasporti che va affrontata con urgenza, anche in un tavolo separato, guardando sia al lato economico che a quello organizzativo".

 

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