Cronache
Los Angeles, la minaccia era una bufala. "Così si è creato un precedente"
Si e' confermato ufficialmente un falso allarme, la minaccia via mail da Francoforte in Germnia, che ha indotto le autorita' di Los Angeles a chiudere tutte le scuole della citta'. Lo ha annunciato il sindaco della citta', Eric Garcetti, citando l'Fbi secondo la quale si e' trattato di una 'bufala'. Gli artificieri hanno comunque ispezionato i 1.531 edifici scolastici della citta' senza trovare nulla di sospetto. Le scuole pertanto riapriranno normalmente oggi. La chiusura decisa ieri a titolo precauzionale dopo un mail di minacce ritenuta inizialmente attendibile ha coinvolto ben 640.000 studenti.
La stessa minaccia e' stata fatta a New York ma qui' la polizia non l'ha presa in considerazione. La polizia di Los Angeles difende comunque la sua scelta di chiudere tutte le scuole: "E' stata una decisione giusta. Il messaggio minacciava un attacco con fucili d'assalto. Non si trattava di decidere cosa mangiare per cena", ha dichiarato Charlie Beck. Ma da New York e non solo, si è creato qualche malumore sulla scelta della polizia californiana. In effetti, la decisione di paralizzare un'intera città in seguito a una minaccia rischia di essere controproducente. Ha creato un precedente molto pericoloso. E' vero che bisogna andare a fondo di tutto e non trascurare nulla ma come ha ammesso la stessa polizia di Los Angeles di minacce simili ne arrivano ogni giorno. Questa volta la risposta è cambiata per la paura generata dai fatti di Parigi e San Bernardino. Ma non possiamo farci dominare dalla paura oppure daremo in mano ai terroristi l'arma migliore: il caos. Sapranno che con una mail anonima o una telefonata potranno gettare scompiglio.