Cronache
Ferrovie tedesche sbloccate agli immigrati. Record di arrivi in Ungheria

Il forte afflusso di migranti che ha messo in difficoltà anche la Germania e aveva provocato un primo parziale blocco delle frontiere con l’Austria è in via di risoluzione. Le ferrovie tedesche hanno ripreso a funzionare normalmente dalla frontiera austriaca dopo che la Germania ha ripristinato i controlli alle frontiere. Lo ha annunciato un portavoce di Deutsche Bahn (Db), chiedendo l’anonimato e precisando che il servizio è ripreso alle 7.00 locali.
Tuttavia, la linea tra Salisburgo e Monaco di Baviera rimane chiusa tra la città austriaca e la città tedesca di Freilassing in quanto c’è ancora gente sui binari in alcuni tratti. I treni sono stati sospesi per circa 12 ore dopo la decisione di Berlino di ripristinare provvisoriamente i controlli alle frontiere domenica sera per arginare e controllare il flusso di profughi provenienti principalmente dalla Siria attraverso l’Austria.
L'Ungheria ha registrato un nuovo record di ingressi di migranti: solo ieri sono stati 5.809, nonostante Budapest abbia adottato misure repressive, come l'arresto per chi entra illegalmente nel paese. Secondo il sito on line di informazione ungherese Index.hu, la Serbia avrebbe spinto verso l'Ungheria circa 25-30.000 migranti prima che i provvedimenti entrassero in vigore.
Intanto il premier britannico David Cameron è in Libano. Il primo ministro visiterà i campi profughi del Paese, nei quali hanno trovato riparo un milione di rifugiati siriani. Al termine della visita, decisa nel momento in cui Londra deve affrontare le critiche di una parte dell’Europa per la timidezza nell’accoglienza ai migranti, Cameron incontrerà il capo del governo libanese, Tammam Salam. Con lui, probabilmente, discuterà del piano britannico per l’accoglienza, nei prossimi cinque anni circa 20.000 rifugiati provenienti dai campi sorti nei paesi confinanti con la Siria.In Gran Bretagna inoltre nasce il ministero dei migranti. Richard Harrington avrà il compito di affrontare il dossier relativo ai 20.000 rifugiati siriani.
