Cronache
Olimpionica abusata da 3 calciatori. "Palpeggiata in pubblico in zone intime"




La campionessa ha denunciato tutto, sono accusati di violenza sessuale di gruppo e rischiano da 8 a 14 anni di carcere. L'aggressione in un pub a Roma
Olimpionica abusata, il branco e la scusa del selfie insieme
Ennesimo episodio di violenza sessuale. Questa volta a denunciare l'abuso è stata una nota olimpionica azzurra che ha denunciato tre calciatori dilettanti con l'accusa - si legge sul Messaggero - di averla palpeggiata nelle parti intime con la scusa di un selfie. Una serata tra amici in un locale di Trastevere, a Roma, si è trasformata in un incubo. I fatti risalgono al 6 febbraio del 2022 e sarebbero avvenuti di fronte a diversi testimoni, anche se l'atleta in questione (di cui non viene fatto il nome per ovvi motivi), ha trovato la forza di denunciare tutto soltanto un paio di settimane dopo. La giovane campionessa, più volte salita sul podio alle Olimpiadi, si trovava in compagnia di alcuni suoi amici all'interno di un locale molto in voga della movida trasteverina, alle spalle di piazza Trilussa.
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Seduti a un altro tavolo - prosegue Il Messaggero - c'erano i tre imputati, originari della provincia di Oristano, probabilmente venuti nella Capitale per una vacanza. A un certo punto, dopo averla riconosciuta, le si sono avvicinati e le hanno chiesto di scattare una foto insieme. Approfittando della situazione inizialmente goliardica, con un gesto improvviso, "hanno inserito le mani nel pantalone della vittima, dopo averla accerchiata" come un branco, costringendola a subire il "palpeggiamento delle parti intime", si legge nel capo di imputazione. I proprietari hanno deciso di chiamare i carabinieri, che sono subito intervenuti sul posto identificando i protagonisti della lite. In quel momento, ancora confusa e sconvolta dall'accaduto, la vittima non ha denunciato chi aveva violato la sua intimità. Poi, però, il 21 febbraio ha trovato il coraggio di recarsi alla stazione di Trastevere dell'Arma e sporgere una denuncia-querela. I tre rischiano da 8 a 14 anni di reclusione per stupro di gruppo.