Papa, Parolin in vantaggio: poi il ribaltone dei voti. Così è stato eletto Robert Francis Prevost - Affaritaliani.it

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Papa, Parolin in vantaggio: poi il ribaltone dei voti. Così è stato eletto Robert Francis Prevost

Ci vorranno giorni, forse settimane, perché trapelino cifre e percentuali precise

di Redazione News

Papa, così è stato eletto Robert Francis Prevost

Nel giro di ventiquattro ore – quattro scrutini serrati sotto gli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina – il vecchio meccanismo del Conclave ha riservato ancora una volta delle sorprese, smontando le previsioni iniziali e spostando blocchi di consensi in tempi record.

Ci vorranno giorni, forse settimane, perché trapelino cifre e percentuali precise; per adesso, come scrive il Corriere della Sera, sappiamo soltanto che, venuti meno i cardinali ultraottantenni (presenti ma senza diritto di voto) che auspicavano correzioni radicali alla linea di governo di Papa Francesco, gli elettori effettivi hanno fatto la loro parte.

A metà giornata di ieri, le indiscrezioni accreditavano al segretario di Stato Pietro Parolin 49 preferenze, e al canadese‑statunitense Robert Prevost 38. Numeri, questi, da prendere comunque con cautela: anche ammesso che fossero attendibili, significa che i due frontrunner si spartivano quasi i due terzi dei suffragi, lasciando un robusto terzo dell’assemblea orientato su altri nomi. Nel pomeriggio, come avvenne già nel 2013, il vento, alla fine, ha soffiato dall'altra parte, con il porporato nord‑americano che ha superato la soglia decisiva degli 89 voti necessari.

Da dove sono arrivati quei consensi in più? Forse da porporati che puntavano su Parolin; forse da chi sperava in un candidato ancor più “bergogliano” o proveniente da qualche terra lontana almeno quanto la Buenos Aires di Jorge Mario Bergoglio. Quel che è certo è che la narrativa, insistente e spesso schematica, di un possibile ribaltone antibergogliano ha finito per logorare chi avrebbe potuto incarnarlo.

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