"Qui c'è un ebreo": scritta nella notte sulla porta di casa
Antisemitismo a Mondovì, compare una scritta razzista vergata a bomboletta sulla porta di una partigiana che fu deportata nel 1944
Una scritta antisemita su una porta, eseguita con una bomboletta nera, a poche ore dal giorno della Memoria. E' successo a Mondovì in provincia di Cuneo. L'abitazione è di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck come politica, che ha vissuto come testimone l'orrore dell'Olocausto, Qualcuno ha pensato di vergare con la bomboletta la scritta "Juden hier", qui abita un ebreo, e una stella di David come quelle usate dai nazisti per identificare gli ebrei.
Nella casa di Lidia Rolfi, morta nel 1996, abita oggi il figlio che ha già sporto denuncia contro ignoti. La scritta è apparsa oggi, dopo che Aldo è intervenuto su un giornale locale per ricordare sua madre in occasione della giornata della Memoria.
Lidia Rolfi, partigiana deportata nel lager di Ravensbrücknel 1944 e autrice di libri di memorie come “Le donne di Ravensbrück”. È la casa dove la donna ha vissuto sino alla sua morte e dove ora vive il figlio Aldo.
Netta condanna al gesto da parte di ANPI, che apprendiamo da Unionemonregalese.it, dal Comune di Mondovì e dal sindaco Paolo Adriano è arrivata una nota ufficiale: «Un atto gravissimo che, da sindaco e da uomo, condanno fermamente. Un fatto vergognoso che offende ed indigna Mondovì, Città Medaglia di Bronzo al Valor Militare nella Guerra di Liberazione, e tutti i monregalesi. Ci stiamo organizzando per rispondere con un’apertura straordinaria della Sinagoga di Mondovì: invito, quindi, tutti a partecipare per esprimere non solo vicinanza e solidarietà alla Comunità Ebraica, ma per affermare con forza la nostra appartenenza ad una società civile e democratica e condannare pericolosi rigurgiti di antisemitismo. In attesa che vengano concluse le indagini per individuare e assicurare alla giustizia i responsabili del gesto, esprimo – a nome mio, dell’Amministrazione tutta e della cittadinanza – solidarietà alla Comunità Ebraica, al nostro concittadino Aldo Rolfi e a tutta la famiglia, da sempre impegnata – in memoria della mamma Lidia Rolfi, a cui è intitolata la scuola primaria di Piazza – nella testimonianza e nella tutela dei valori fondanti della nostra Costituzione. Ricordo, infine, che tra pochi giorni e con ancor più viva partecipazione Mondovì poserà due nuove pietre alla memoria di due concittadini deportati nei campi di concentramento».
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