Rave Torino, 6 mila ammassati. Il prefetto: "Troppo pericoloso uno sgombero"
Un nuovo caso dopo quello di Viterbo. La ministra Lamorgese finisce ancora una volta nel mirino. Nessuna misura anti Covid, diversi gli interventi di ambulanze
Rave Torino, 6 mila ammassati. Il prefetto: "Pericoloso uno sgombero"
Un nuovo rave party in Italia è sfuggito al controllo. Questa volta il maxi raduno clandestino è scattato alle porte di Torino, a due passi alla palazzina di Caccia di Stupinigi, residenza estiva dei Savoia e patrimonio Unesco. E' in un'area abbandonata con capannoni che è scattata la festa. Sono in seimila - si legge su Repubblica - i ragazzi arrivati da tante città e dal Nord Europa, Francia soprattutto, a sentirli. Al rave party, organizzato per i 15 anni di un sound system locale, i padri della techno, avrebbero potuto essere anche il doppio, se nell’oscurità tra sabato e domenica non fossero intervenuti carabinieri e polizia: per troncare la processione di auto, camper, camion, tutte persone che s’erano segnate l’appuntamento clandestino grazie a una chat di Telegram. "C’era gente fulminata", racconta Manuele, 37 anni, che abita a Borgaretto, il piccolo centro confinante.
Rave party sgomberato nel torinese, le immagini
Le misure anti Covid - prosegue Repubblica - sono inesistenti, per non parlare delle più basilari norme di sicurezza. Che solo quattro persone, a ieri sera, fossero finite all’ospedale per fratture e trauma cranico è un gran lusso: "Quando siamo entrati, all’alba, abbiamo trovato quattro situazioni abbastanza serie", ammettono i soccorritori. Poco fuori, già dalla notte, viene allestito un punto di assistenza della Croce rossa. Tutto intorno, invece, polizia e carabinieri sbarrano le strade, compreso viale Torino, che dal centro corre fino alla palazzina di caccia di Stupinigi, che fu dei Savoia. Sono quattro grandi posti di blocco: «Chi esce viene identificato e non rientra», spiega in serata il prefetto Claudio Palomba, che tra tre giorni deve insediarsi a Napoli. In mattinata aveva convocato una riunione d’urgenza con i rappresentanti di forze dell’ordine e istituzioni: impossibile uno sgombero immediato dell’area. Troppo pericoloso per l’ordine pubblico, vista la massa di persone coinvolte, le loro condizioni e la vastità dell’area.
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