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Cronache
Saman, i Servizi Sociali intervenuti? Formati da Hansel & Gretel di Bibbiano

Sono un fiume in piena i consiglieri comunali d’opposizione (Lega) dell’Unione della Bassa Reggiana, Cristina Fantinati, Luca Dall'Aglio, Ivo Germani e Matteo Melato. Le domande chiave sono: é stato fatto tutto il possibile per salvare Saman? Siamo in grado di dare protezione a chi è in pericolo a causa del fanatismo islamico?   

"Saman lascia la comunità l'11 aprile”, racconta Fantinati, “perché i Servizi Sociali avvertono i Carabinieri solo 12 giorni dopo?”. “Perché non e' stata mandata la polizia municipale? E perché quando Saman non era stata mandata alle superiori ed era già scappata di casa un anno fa, i Servizi Sociali non hanno preso in carico la famiglia con un progetto?". E ancora: "Perché in comunità hanno dato un telefonino a Saman, esponendola al rischio di entrare in contatto con la famiglia? E come mai non avevano tutti i documenti della ragazza già in struttura, evitando che lei potesse tornare a casa a prenderli?". La consigliera sembra bene informata sul caso: “E’ stata lasciata coi suoi famigliari, con l’assegnazione di una nuova struttura d’accoglienza arrivata con eccessivo ritardo?”. E ancora: “Come mai, quando Saman è tornata a casa e ha accettato di andare in una comunità, la nostra Unione non ha potuto mandarla velocemente in una struttura in emergenza?”. E mostra la lista delle strutture d’emergenza attivate proprio per casi come quello di Saman, spiegando: “Quando il maresciallo dei Carabinieri di Novellara aveva convinto la ragazza a ritornare in una comunità purché venisse aiutata a rientrare in possesso dei suoi documenti, i Servizi Sociali hanno detto che non ci sarebbe stato posto in alcuna struttura fino al 3 maggio. Vogliamo capire se Saman e' stata abbandonata".

E poi c’è la mancata iscrizione alle superiori della ragazza, minore di sedici anni, livello di età fino al quale è previsto l’obbligo scolastico. “Vogliamo sapere”, ha chiesto ancora Fantinati, “se è stato avviato già quattro anni fa, nel momento dell’abbandono scolastico forzato, un progetto sulla famiglia di Saman per recuperare la genitorialità”. In sintesi: “Questa vicenda dimostra che non ci si può affidare alla sensibilità degli operatori dei Servizi Sociali", spiega Fantinati.

Dall'Aglio e Germani raccontano che hanno presentato tre mesi fa un'interrogazione sul caso del matrimonio forzato senza ricevere risposta dal sindaco di Novellara: “Abbiamo presentato una richiesta urgente di accesso agli atti per avere il fascicolo dei Servizi Sociali. Ma si sono appellati al regolamento che dice di rispondere entro 30 giorni e al segreto istruttorio delle indagini. Ci sentiamo presi in giro”. Melato chiede l’intervento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio affinché si intraprendano le strade diplomatiche per far intervenire anche le istituzioni pakistane.

In una delle risposte a un'interrogazione si scopre chi ha fatto la formazione degli operatori dei Servizi Sociali: “L’Ausl di Reggio Emilia nel 2017 ha incaricato l’Associazione Hansel & Gretel per un corso di formazione a cui hanno partecipato operatori dei Servizi Sanitari, dei Servizi Sociali, dei Servizi Socio-educativi (ASBR) e Psicologia scolastica (ASBR)”, c’è scritto nel documento. L’incarico è per un progetto formativo provinciale specificamente pensato per intervenire contro i “maltrattamenti e gli abusi su minori”.

Ma chi è Hansel & Gretel? E’ la onlus ascesa alle cronache e coinvolta nel caso degli affidi di Bibbiano. Fa capo al “guru” Claudio Foti e alla moglie Nadia Bolognini, terapisti per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio nell’inchiesta “Angeli e Demoni” sulle improprie sottrazioni dei minori nella zona di Bibbiano e fatti connessi.

Magari l’incarico ad Hansel & Gretel era per un progetto particolarmente efficace e attento alle complesse dinamiche della protezione dei minori. Eppure i casi di cronaca e le inchieste giudiziarie sollevano, per vicende diverse a quella di Saman, dubbi sull’operato della onlus. Hansel & Gretel è una habitué del territorio emiliano. Il nome della onlus era comparso anche nell’inchiesta bufala di fine anni ‘90 “Diavoli della Bassa modenese”: bimbi sottratti alle famiglie dai Servizi Sociali locali per abusi di gruppo, riti satanici e pedofilia. Anni dopo si scoprì che gli abusi non c’erano mai stati. Nell’atto si legge : “Il progetto Formativo del Centro Studi Hansel & Gretel” per formare gli operatori dei Servizi Sociali “aveva natura provinciale”.

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