Scandalo poliziotti: si candidavano come sindaci solo per avere l'aspettativa - Affaritaliani.it

Cronache

Scandalo poliziotti: si candidavano come sindaci solo per avere l'aspettativa

Sei casi negli ultimi cinque anni, tutti gli agenti sono in servizio a Reggio Calabria, ma la pratica è diffusa in tutta Italia

Scandalo poliziotti: si candidavano come sindaci solo per avere l'aspettativa

Le elezioni comunali da poco concluse fanno emergere uno scandalo. Diversi poliziotti - si legge su Repubblica - solo per poter usufruire dei 30 giorni di aspettativa si candidavano come sindaci di piccoli paesi da meno di mille abitanti, per non dover neanche raccogliere le firme per le liste, con l'unico obiettivo di non lavorare per un mese. La pratica era diffusa in diverse Regioni del centro-sud, ma nell'ultima tornata qualcosa è andato storto e il problema è venuto a galla.

Alcuni poiziotti - prosegue Repubblica -  si sono candidati in un comune della Basilicata, Carbone, alle porte del Parco del Pollino, con la lista “Onesti e liberi”. «Dai riscontri che abbiamo effettuato sono tutti di agenti della Polizia di Stato, in servizio a Reggio Calabria» spiega il prefetto di Potenza, Annunziato Verdè, che sconsolato ha dovuto decretare la fine più veloce della storia di un consiglio comunale. «Non appena eletti hanno subito firmato le dimissioni, e così ora dovrò nominare un commissario e poi indire nuovi elezioni ». Il sindaco e i consiglieri dimissionari lavorano tutti al reparto mobile di Reggio e – è stato accertato – avevano già presentato le loro candidature di gruppo negli anni scorsi.