Sea Watch, Zorra-Carola prima notte ai domiciliari. La saga è appena iniziata - Affaritaliani.it

Cronache

Sea Watch, Zorra-Carola prima notte ai domiciliari. La saga è appena iniziata

Mirco Maggi

Nemmeno John Galsworthy, l'autore del ciclo di romanzi " La saga dei Forsyte" avrebbe potuto immaginare una storia come quella della Sea Wacht, perchè in fondo di una storia fantastica si tratta. E non è ancora finita, e altri colpi di scena arriveranno, a sorpresa. O quasi insomma. C'è una capitana improbabile, furbetta, ottusa, indottrinata politicamente, che fa identificare in lei tutte le donne represse, quelle che sono sempre state nel mezzo, che hanno in fondo sempre subìto qualcosa: un uomo, una famiglia, un lavoro, un dovere. E vedono in lei una paladina, una disobbediente, una donna che rompe le catene di una schiavitù, e le libera tutte quante andando a fare tana pur trasgredendo le leggi che quelle stesse donne rappresentano e che quotidianamente osservano.

Ci sono i politici italiani che impersonificano l'assurdo, il paradosso: il controsenso. Dovrebbero rappresentare un elettorato bisognoso di tutto e invece, ignorando le necessità quotidiane dei loro sostenitori, si prodigano sostenendo cause perse in partenza, e sono pronti ad immolarsi per un fenomeno che genera nel nostro paese insicurezza, pericolo e destabilizzazione. E poi c'è l'apparato di Governo, quello quasi vero, a due forze motrici indipendenti (che di per sè è addirittura contraddittorio) dove l'insensibile dittatore, il Pinochet di noiantri, chiude i porti con crudeltà e cattiveria, e dove i militari che devono proteggere le coste vengono speronati dalla nave pirata, e non il contrario.

E non manca nemmeno la cornice politica europea: Francia e Germania (che ci invagonano di clandestini di nascosto, la notte attraverso i valichi di frontiera, o con charter di passeggeri anestetizzati) criticano l'operato della nostra politica dell'accoglienza che definiscono barbara. Loro non fanno entrare nessuno, noi dovremmo invece farli entrare tutti quanti, anche i loro.

E poteva forse mancare il prete, o il sindaco, pronti a dare il Nobel per la pace alla capitana disobbediente? Macchè, abbiamo avuto anche quello, e più di un prete e più di un sindaco. Ora la Zorra-rasta è agli arresti domiciliari con accuse che potrebbero costarle vent'anni di galera, ma è tutta una farsa. La Capitana non farà mai nemmeno un giorno nelle nostre patrie galere, e presto sarà libera di tornarsene da mammà (e dal papy che tutti dicono sia un venditore di armi internazionale, ma che probabilmente invece non ha nulla a che vedere con la realtà e non è niente altro che una parte del copione della saga) con tanto di medaglie d'onore e di riconoscimenti al valore. Perchè "La saga della Sea Watch" non finisce affatto qui, e soprattutto non finisce così. Statene certi! Questa è solo la prima puntata, il prologo.

Se John Galsworthy fosse ancora in vita si mangerebbe le dita per non averla scritta lui questa storia fantastica, e dobbiamo aspettarci ancora un sacco di altri colpi di scena, di emuli, di scaramucce, e perchè no: anche di qualche lacrimuccia da versare. Perchè da comica a drammatica, questa storia, ci mette davvero un attimo a trasformarsi. Mettiamoci comodi e vediamo che cosa succede adesso. Lo spettacolo è appena cominciato. Compratevi pop corn e patatine e godetevi lo spettacolo. Dai, che è già iniziata!