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Cronache
Spia dei russi, cimici nella macchina: così è stato incastrato Biot
Dalla pagina Twitter Global Impact Intelligence

Spia dei russi,con Biot si risparmiava:"Tariffario di 40 mila €, a lui solo 5"

La vicenda del capitano di fregata della Marina militare Walter Biot, che è stato beccato mentre si faceva dare 5 mile euro in contanti da una spia russa, in cambio di documenti riservati, si tinge sempre più di giallo. Emergono retroscena clamorosi sulle modalità degli scambi proibiti e tutta la strategia preliminare per il reclutamento. L’errore dei due ufficiali russi, Aleksej e Dmitrij - si legge su Repubblica - risale all’inverno scorso. I due pensavano di muoversi in un contesto non ostile.

E di aver fatto, per giunta, anche un affare reclutando quel marinaio di mezza età a 5 mila euro a consegna, quando il loro tariffario ne prevede 40 mila. Dmitrij Ostroukhov, 44 anni, arrivato a Roma nel 2018, da inizio anno ha preso infatti a visitare quegli uffici con eccessiva frequenza. È vero, come tutti gli addetti militari dei Paesi accreditati in Italia, ne ha facoltà in nome del galateo della diplomazia militare. Nondimeno, l’apparire e il riapparire di Dmitrij mette in allarme il capo dell’Ufficio analisi per la minaccia asimmetrica (Uama) dello Stato Maggiore Difesa.

Ogni mattina, Walter Biot, sedendosi alla scrivania dell’ufficio Pianificazione, - prosegue Repubblica - deposita il suo zaino scuro in cui trasporta l’armamentario da talpa che gli hanno consegnato i russi a cui si è venduto. Uno smartphone Samsung S9, una microscheda Sd Hc Kingston e, ormai lo sappiamo, una confezione di medicinali in cui nascondere i segreti.

Una scatola da 60 compresse di “Crestor”, un farmaco contro il colesterolo che certo non può insospettire nelle mani di un uomo di mezza età, che avrà pure fatto la seconda guerra del Golfo e l’Iraq, ma che ora combatte contro un solo nemico: il sovrappeso. Biot - riporta il Corriere della Sera - viene avvicinato durante un ricevimento in ambasciata, ci vuole poco a capire che ha bisogno di soldi.

Lo reclutano, lui si mette a disposizione. Gli specialisti del controspionaggio dell’Aisi, l’Agenzia per la sicurezza interna guidata dal generale Mario Parente, avvertono che nel c omportamento di Ostroukhov c’è un interesse sospetto. E cominciano a monitorarlo. Così scoprono gli incontri segreti per lo scambio di informazioni private.

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