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Cronache
Torna il terrorismo islamico, allarme Copasir: "Servono leggi contro la Jihad"

Copasir: "E' urgente un intervento legislativo per contrastare la radicalizzazione jihadista"

Il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, segnala "l'esigenza urgente e non più dilazionabile di un intervento legislativo che, anche tenuto conto delle varie iniziative richiamate in precedenza e in analogia a quanto accaduto in altri ordinamenti europei, doti il nostro Paese di una disciplina idonea a contrastare in modo più incisivo il crescente fenomeno della radicalizzazione di matrice jihadista, quale nuova frontiera della minaccia terroristica".

Se ne è parlato nella "Relazione su una più efficace azione di contrasto alla radicalizzazione di matrice jihadista", che aveva come relatori i deputati Enrico Borghi (Pd) e Federica Dieni (M5s): il documento è stato approvato oggi dallo stesso Comitato e poi trasmesso alle presidenze di Camera e Senato.

Il Comitato che, tra l'altro, controlla l'operato dei servizi segreti, osserva: "Nel solco delle più recenti strategie comunitarie e internazionali di prevenzione delle derive jihadiste, la deradicalizzazione entra, a pieno titolo, tra le politiche di antiterrorismo, rappresenta un vero e proprio strumento securitario di controllo e di riduzione della minaccia eversiva e del reclutamento di cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche".

"È necessario dare vita a programmi culturali che sappiano disegnare percorsi di interrelazione tra religioni e culture. La lotta al terrorismo e la necessità di mettere in campo nuove strategie per l'integrazione, oltre al rafforzamento di quelle esistenti, configurano un tracciato unico il cui fine, nel fronteggiare l'islamizzazione del radicalismo', è quello di scardinare i presupposti di questa forma di estremismo", prosegue la relazione. 

Jihad, Santanchè (FdI): "La radicalizzazione è una vera emergenza"

L'iniziativa del Copasir riscuote il plauso di Daniela Santanché: "Bene il Copasir, che con la sua relazione oggi ha centrato la sua attenzione sul pericolo jihadista e sulla necessità di un'azione più severa sul rischio di radicalizzazione. Un rischio che va previsto e non combattuto quando è troppo tardi attraverso strumenti innovativi, come quello che suggerisce lo stesso Copasir, e cioè perseguendo anche il solo possesso del materiale jihadista. Un allarme che è ancora più significativo perchè arriva nel momento in cui abbiamo un governo che sul piano dell'immigrazione e della gestione dell'ordine pubblico ha mostrato tutta la sua debolezza e pericolosità. E' proprio il caso di dire meno male che c'è il Copasir che con il suo quotidiano impegno sottopone a governo, ma anche al Parlamento, quelle che sono le vere emergenze della Nazione e per cui servono urgenti iniziative legislative", ha detto la senatrice FDI.

Jihad, Gasparri: "Giusto sollecitare Parlamento e Governo"

Analogo il punto di vista di Maurizio Gasparri, senatore e componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia: "Ha perfettamente ragione il Copasir nel sollecitare il Parlamento, e direi anche il Governo, ad assumerne iniziative legislative contro il radicalismo islamico. E' urgente una iniziativa che porti anche ad una azione che vada al di la' dei confini nazionali. Siamo stanchi di sapere che terroristi e anche 'lupi solitari' che uccidono in tutta Europa erano già noti alle forze di sicurezza che li avevano individuati e registrati come elementi pericolosi. Non e' tempo di misure eccezionali, non solo in Italia, per fermare preventivamente gli assassini della porta accanto?".

Jihad, la Difesa degli Usa: "Possibili attacchi Isis-k fra 6/12 mesi"

Il tema riguarda anche l'Afghanistan, dove l'Isis-k, ramo della nota organizzazione terroristica, potrebbe sferrare nuovi attacchi contro obiettivi internazionali. A lanciare l'analogo allarme è Colin Kahl, vice segretario alla Difesa Usa. "Siamo abbastanza certi che hanno l'intenzione di farlo", ha detto in una audizione al Senato americano. "E' precisamente questa minaccia che dobbiamo mantenere sotto controllo e bloccare", ha aggiunto spiegando che l'Isis-k "potrebbe" sviluppare la capacità di attaccare fra 6-12 mesi. 

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