A- A+
Cronache
Piacenza, arrestati 6 carabinieri: torture-spaccio. 'Schiaffoni come Gomorra"

PIACENZA: CARABINIERE INTERCETTATO, 'A ME INTERESSA L'ERBA DI AVERLA SEMPRE'

''A me interessa l'erba, a me l'im…io l'importante è che ho l'erba (ndr marijuana) (...) a me mi interessa l'erba di averla sempre''. Così M.G., uno dei carabinieri arrestati a PIACENZA nell'inchiesta Odysseus intercettato in auto durante uno degli approvvigionamenti dello stupefacente. ".. Io dell'erba non posso fare a meno - dice ancora - in settimana così faccio il viaggio (trasporto di droga, ndr)... mi faccio un unico perché così se riesco vengo a prendere sia l'erba che la coca (ndr cocaina) …vengo a prendere tutti e due". Ma non solo. In un'altra intercettazione ambientale tra il carabiniere di PIACENZA e il referente su piazza di spaccio milanese, il militare dice di aver già venduto un panetto di stupefacente e di avere già incassato: "Una già l'ho venduta e già c'ho pure i soldi".

PIACENZA: INTERCETTAZIONE, 'SCHIAFFONI COME IN GOMORRA'

"Il malavitoso dice in un'intercettazione hai presente le scene di GOMORRA, guarda che è stato uguale, tu devi vedere gli schiaffoni che gli ha dato". Lo ha detto la pm Grazia Pradella nel corso della conferenza stampa in procura sull'indagine che ha coinvolto la caserma dei carabinieri Levante di via Caccialupo a Piacenza, citando un'intercettazione.

PIACENZA: CARABINIERE INTERCETTATO, 'ABBIAMO FATTO UNA PIRAMIDE, SOPRA CI SIAMO NOI'

"Minchia adesso ti devo racconta quello che ho combinato...ho fatto un'associazione a delinquere ragazzi! Che se va bene...ti butto dentro, nel senso a livello di guadagno''. In ''poche parole abbiamo fatto una piramide: sopra ci siamo irraggiungibili, ok? A noi non ci deve cagare nessuno". Lo dice in un'intercettazione un carabiniere coinvolto nell'indagine della procura di PIACENZA che ha portato all'arresto di alcuni carabinieri e al sequestro della caserma di Levante. "Però Davide i contatti ce li ha tutti lui, quelli grossi! - prosegue il carabiniere nell'intercettazione - Lui siccome è stato nella merda, e a PIACENZA comunque conosce tutti gli spacciatori, abbiamo trovato un'altra persona che sta sotto di noi. Questa persona qua va tutti da questi gli spacciatori". ''Guarda, da oggi in poi, se vuoi vendere la roba… vendi questa qua, altrimenti non lavori!'', si legge ancora in un'intercettazione, e" la roba gliela diamo noi! Poi lui… loro a su… a loro volta avranno i loro spacciatori… quindi è una catena che a noi arriveranno mai".

PIACENZA: CC ARRESTATI, TRA I REATI ARRESTI ILLEGALI E TRAFFICO DROGA

Arresti illegali, estorsioni, violenze, traffico e spaccio di stupefacenti: è quanto portato alla luce dall'operazione denominata 'Odysseus', coordinata dalla Procura di PIACENZA, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle di PIACENZA, in collaborazione con la guardia di finanza di Fiorenzuola d'Arda, che ha dato esecuzione, in Emilia-Romagna e in Lombardia, ad un'ordinanza di custodia cautelare personale e reale emessa nei confronti di 22 soggetti, tra i quali figurano 10 militari dell'Arma dei carabinieri e un militare del Corpo.

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, delle ipotesi di reato di peculato, abuso d'ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, lesioni personali aggravate, arresto illegale, perquisizioni ed ispezioni personali arbitrarie, violenza privata aggravata, tortura, estorsione, truffa ai danni dello Stato, ricettazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

L'inchiesta nasce da un'indagine di polizia giudiziaria sul traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che vedrebbe tra gli esponenti di spicco dell'organizzazione individuata un graduato dell'Arma dei carabinieri, in servizio presso la Stazione PIACENZA Levante, che, sfruttando il ruolo di appartenente alle forze di polizia, avrebbe gestito un'attività di spaccio attraverso pusher di propria fiducia. Il militare, inoltre, avrebbe agevolato i sodali nella compravendita di ingenti quantità di stupefacenti, garantendo loro appoggio e protezione in cambio di un tornaconto economico.

Nel dettaglio, le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di 12 soggetti, di cui 5 appartenenti all'Arma dei carabinieri mentre ai domiciliari sono finiti 5 persone, di cui 1 appartenente all'Arma. Si tratterebbe del comandante della stazione.L'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, è scattato per 3 militari appartenenti all'Arma e per 1 appartenente al Corpo e l'obbligo di dimora nella Provincia di PIACENZA per un Ufficiale dell'Arma (il comandante della compagnia di PIACENZA). Nel corso delle operazioni è stato eseguito anche il sequestro dell'intero stabile sede della richiamata stazione dei carabinieri nonché il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e rapporti finanziari nella disponibilità del suddetto graduato dell'Arma.

IL COMANDANTE PROVINCIALE DI PIACENZA: "UN COLPO AL CUORE"

''Per noi è come un colpo al cuore. Da parte nostra c'è totale disponibilità a collaborare per fare piena  luce sui fatti. Penso all'amarezza dei tanti miei uomini dediti con onestà e generosità al loro lavoro''. Lo ha dichiarato il comandante provinciale di Piacenza Massimo Savo, secondo quanto riporta il quotidiano 'Libertà'.

PIACENZA: PROCURA, 'DA INDAGATI TENORE DI VITA SPROPORZIONATO'

"Le indagini patrimoniali hanno evidenziato un tenore di vita che mai avrebbe potuto essere appartenente all'Arma dei carabinieri". Lo ha detto la pm Grazia Pradella nel corso della conferenza stampa in procura sull'indagine che ha coinvolto la caserma dei carabinieri Levante di via Caccialupo a PIACENZA.

PIACENZA, PROCURA: "DA APPUNTATO ATTEGGIAMENTI IN STILE GOMORRA"

"Quello che la procura deve chiedersi e che deve chiedersi anche l'Arma è come sia stato possibile che un appuntato dei carabinieri con un atteggiamento in stile Gomorra abbia acquisito tutto questo potere". Lo ha detto la pm Grazia Pradella nel corso della conferenza stampa in procura sull'indagine. E poi ha aggiunto che dai carabinieri coinvolti sono stati compiuti "reati al pari di criminali", quei militari hanno "disonorato la divisa", ma tuttavia sono "fatti gravi che non intaccano la fiducia nell'Arma''.

Guardia di finanza e Polizia locale  hanno condotto le indagini, svolte in sei mesi attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, che hanno portato alla luce comportamenti criminali che hanno portato al sequestro della caserma.  ''Tutti gli illeciti piu' gravi sono stati commessi in piena epoca Covid e del lockdown, con disprezzo delle piu' elementari regole di cautela imposte dai decreti del Presidente del Consiglio. Mentre la citta' di Piacenza contava i tanti morti del coronavirus, questi carabinieri approvvigionavano di droga gli spacciatori rimasti senza stupefacente a causa delle norme anti covid. Solo un militare della caserma non è coinvolto. Faccio fatica a definire questi soggetti ''carabinieri'' perché i  comportamenti sono criminali. Non c'e' stato nulla in quella caserma di lecito', ha aggiunto Pradella.

TRASPORTO DI STUPEFACENTI IN PERIODO DI QUARANTENA DA CORONAVIRUS

"Abbiamo poi il rilascio di false attestazioni da parte del pubblico ufficiale finalizzata al trasporto  dello stupefacente in periodo covid. Non se lo merita l'Arma ma non se lo merita neanche la città di Piacenza, la città stava contando i suoi morti e questo signore firma e controfirma un autocertificazione per permettere allo spacciatore di muoversi verso la Lombardia per procacciarsi lo stupefacente dicendo se ti fermano fai vedere che sei  stato già controllato dai carabinieri della caserma e ci mette il  timbro", ha aggiunto il pm Pradella.

SALVINI: “CHI SBAGLIA PAGA MA NESSUNO INFANGHI DONNE E UOMINI IN DIVISA”

"Chi sbaglia, paga: vale per tutti e  ovviamente anche per chi indossa una divisa. Ma l'eventuale errore di  pochi non sia la scusa per infangare donne e uomini in divisa che  rappresentano una delle parti migliori del Paese. Troppo spesso abbiamo visto indagati con l'accusa di essere torturatori, poi assolti senza nemmeno una scusa". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini a proposito dell'inchiesta.

CARABINIERI COINVOLTI SOSPESI DA IMPIEGO, DISPOSTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

"In relazione all'inchiesta che ha  interessato carabinieri in servizio a Piacenza", è stata  "immediatamente disposta la sospensione dall'impiego nei confronti dei destinatari del provvedimento giudiziario, nonché la contestuale  valutazione amministrativa dei fatti per adottare, con urgenza,  rigorosi provvedimenti disciplinari a loro carico". Ne dà notizia il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri.

L'Arma "conferma totale sostegno all'autorità giudiziaria", sottolineando "come i gravissimi episodi oggetto di indagine siano ulteriormente aggravati dall'incommensurabile discredito che gettano sull'impegno quotidianamente assicurato dai carabinieri al servizio dei cittadini e a tutela della legalità".

 

Commenti
    Tags:
    piacenzacarabiniericarabinieri arrestaticaserma sequestratatortureestorsionespaccio
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso





    motori
    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.