Cronache
Yara, un esercito a difesa di Bossetti. In 711 deporranno al processo per omicidio




Iniziera' venerdi' il processo a Massimo Bossetti, in carcere da un anno con l'accusa di avere sequestrato e ucciso Yara Gambirasio la sera di venerdì 26 novembre 2010 dopo che la tredicenne alle 18:44 aveva lasciato da sola il Centro Sportivo di Brembate Sopra dove si allenava in ginnastica ritmica. La sua casa distava 700 metri ma lì non arriverà mai: il corpo venne ritrovato solo tre mesi dopo in un campo aperto a Chignolo d'Isola, 10 chilometri circa da Brembate di Sopra. Vengono rilevati numerosi colpi di spranga sul corpo ed una profonda ferita sul capo ed almeno sei ferite da arma da taglio, tuttavia non letali: l'adolescente sarebbe morta per il freddo.
La difesa ha presentato un elenco di 711 testimoni, selezionati fra le 4.300 persone che sono state sentite nel corso delle indagini. Tra loro ci saranno anche il figlio maggiore quattordicenne di Bossetti e Mohammed Fikri, il muratore marocchino arrestato una settimana dopo la sparizione della ragazzina e rilasciato subito dopo, e la cui posizione e' ora archiviata. Cosi' come ci saranno le varie persone che nei giorni successivi al sequestro di Yara riferirono di avere visto la ragazzina con degli uomini.
Non è nella lista Ester Arzuffi, madre di Bossetti, che sara' pero' teste dell'accusa, la quale ha citato 120 persone. Marita Comi, moglie di Bossetti, e' stata invece citata sia da accusa che da difesa, come anche i genitori di Yara. La lista dell'avvocato difensore Claudio Salvagni dovrebbe essere sfoltita dalla Corte d'Assise presieduta dal giudice Antonella Bertoja, con a latere Ilaria Sanesi, con sei giudici popolari.
Una prima udienza nella quale non succederà quasi nulla, se non la presentazione delle prime istanze difensive che punteranno a demolire soprattutto la prova “regina” dell’inchiesta: l’esame del Dna che attribuisce a Bossetti la responsabilità dell’omicidio di Yara. L’udienza successiva sarà fissata dopo due settimane, per il 17 luglio.