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Culture
Arte: morto Christo, maestro della land art, artista di 'The floating piers'

L'artista bulgaro naturalizzato statunitense Christo Javachev, considerato uno dei più significativi esponenti della Land Art e noto in particolare per i suoi progetti ed esecuzioni di "impaccaggi" di celebri edifici pubblici e di scenari naturali, è morto ieri, 31 maggio 2020, per cause naturali, nella sua casa a New York.

Aveva 84 anni e per 56 ha vissuto nella metropoli americana. L'annuncio della scomparsa è stato dato dallo staff dell'artista sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook Christo and Jeanne-Claude Official. "Christo ha vissuto al massimo la sua vita, non solo sognando ciò che sembrava impossibile ma realizzandolo - ha scritto il suo staff in una dicharazione - Il lavoro di Christo e della moglie Jeanne-Claude ha unito le persone facendo condividere loro esperienze in tutto il mondo. La loro opera vive nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Christo e Jeanne-Claude hanno sempre voluto che i loro lavori ancora in fase di realizzazione fossero portati avanti anche dopo la loro morte. Per volontà di Christo, l'Arco di Trionfo impacchettato a Parigi resta in programma dal 18 settembre al 3 ottobre 2021".

Nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria, Christo, questo il suo nome d'arte, ha studiato a Sofia e dopo essere fuggito dalla Bulgaria nel 1957, si stabilì brevemente a Praga, poi a Vienna, Austria e quindi a Ginevra. Nel 1958 Christo si stabilì a Parigi, dove incontrò Jeanne-Claude Denat de Guillebon (1935-2009), non solo sua moglie ma anche compagna di vita nella creazione di opere d'arte ambientali monumentali.

Nella capitale francese si legò al gruppo del Nouveau Réalisme e nel 1964 si trasferì a New York. In sodalizio con la moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon è diventato l'esponente più celebre ed acclamato della Land Art, destando clamore per i suoi progetti ed esecuzioni di "impaccaggi" di famosi edifici pubblici (un grattacielo di Manhattan, la fontana della piazza principale di Spoleto, il monumento a Vittorio Emanuele II a Milano, Porta Pinciana a Roma, Pont Neuf a Parigi, il Reichstag di Berlino) e di scenarî naturali (Wrapped Cost, Little Bay, Sidney, 1969; Valley Curtain, Colorado, 1972; Running Fence, California, 1976; Surrounded Islands, Miami, 1984; The Gates, Central Park, New York, 2004-05).

Nel 2011 ha ottenuto, dopo decenni di attesa, l'autorizzazione per realizzare l'ambiziosa opera di copertura dell'Arkansas River, nelle Rocky Mountains (Colorado): il progetto, che avrebbe dovuto essere ultimato entro l'agosto 2014 ma che ha subìto numerose interruzioni per controversie legali, prevede l'allestimento nell'area di cavi e pali a sostegno di una struttura di tende argentate, per una lunghezza totale di 62 km.

Nel 2016 l'artista ha progettato sul Lago d'Iseo "The floating piers", installazione consistente in un pontile provvisorio che per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio 2016, ha collegato Sulzano alle isole di Montisola e San Paolo, richiamando oltre un milione di visitatori, mentre dal 19 giugno al 9 settembre 2018 Christo ha allestito nel lago Serpentine di Hyde Park a Londra "The London Mastaba", struttura galleggiante di grandi dimensioni composta da 7506 barili colorati poggianti su una piattaforma di cubetti di plastica.

Il suo ultimo lavoro di arte temporanea è intitolato "L'Arc de Trionphe, Wrapped", progetto già pronto per l'autunno di quest'anno per Parigi ma rimandato a causa della pandemia al 2021. La grande mostra al Centre Georges Pompidou di Parigi sul lavoro di Christo e Jeanne-Claude sarà esposto dal 1 luglio al 19 ottobre 2020.

L'Arco di Trionfo resterà coperto con i colori della bandiera francese in coordinamento con il Centro di Pompiodou e il Centro dei monumenti nazionali in Francia. Saranno utilizzati 25.000 metri quadrati di tessuto blu riciclato, che sarà fissato sull'Arco di Trionfo con 7.000 metri di corda rossa. Questo sarà il terzo grande progetto dell'artista CHRISTO al quale parteciperà la società tedesca Geo - Die Luftwerker di Lubecca.

I precedenti lavori congiunti sono stati nel 2013 "Big Air Package", sul gasometro di 50 metri di altezza nella città tedesca di Oberhausen, e nel 2016 il progetto "The Floating Piers", sul lago d'Iseo nel nord Italia. Nel 1995, Christo ha anche avvolto in plastica il Reichstag, l'edificio del Parlamento tedesco a Berlino.

The floating piers

Una delle più grandi imprese di Christo è stata realizzata in Italia. Nel 2016 l'artista ha progettato sul Lago d'Iseo "The floating piers", installazione consistente in un pontile provvisorio che per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio 2016, ha collegato Sulzano alle isole di Montisola e San Paolo, richiamando oltre un milione e mezzo di visitatori. L'opera era costituita da una serie di passerelle installate sulla sponda bresciana del lago d'Iseo, che permettevano ai visitatori di camminare appena sopra la superficie dell'acqua del lago.

Le passerelle galleggianti sono state realizzate con circa 220.000 cubi di polietilene ad alta densità e ricoperte da 100.000 metri quadrati di tessuto giallo brillante. Il progetto definitivo ha previsto passerelle galleggianti larghe 16 metri, digradanti ai lati, per una lunghezza complessiva di 3 chilometri. Il percorso proseguiva per 1,5 chilometri lungo le strade pedonali di Sulzano e Monte Isola. Dopo la mostra, tutti i componenti sono stati rimossi e riciclati.

La passerella galleggiante è stata aperta al pubblico il 18 giugno 2016 alla presenza di Christo, che l'ha inaugurata senza particolari cerimonie, come da suo espresso desiderio. Il 20 giugno 2016, in una conferenza stampa tenutasi a Sale Marasino, l'artista dichiarò che l'opera sarebbe stata unica e non sarebbe stata replicata in nessun altro luogo del mondo, ed espresse soddisfazione perchè che nei primi due giorni era stata "calpestata" da oltre 100.000 visitatori.

Il 23 giugno fu deciso di terminare la fruizione notturna a causa della imprevista e gigantesca affluenza con code chilometriche nei dintorni del Lago 24 ore su 24. L'ultimo giorno utile per visitare l'opera è stato il 3 luglio 2016. La mattina del giorno seguente iniziò la rimozione delle passerelle: i materiali di cui era composta l'opera sono stati riciclati e smaltiti in diversi siti europei. A tal proposito, Christo dichiarò: "Rimuoveremo ogni parte di The Floating Piers nel corso di tre mesi e lasceremo il lago d'Iseo come se non fossimo mai stati qui"

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