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Culture
Museo del cavallo giocattolo a Milano: quando l'hobby diventa arte

Di Ellera Ferrante di Ruffana

In un' Italia come quella attuale dove l'economista bolognese Stefano Zamagni afferma che si sta avverando la profezia di due Premi Nobel fatta negli anni '60, che le Banche commerciali di servizio alle imprese ed alle famiglie erano destinate a scomparire; dove i centri antiviolenza danno gli "sos" sempre più in aumento invocando più aiuti e meno burocrazia; dove spopola a San Diego il giovane locale tutto meneghino; dove è scomparso il romagnolo Giovanni Recordati che portò l'azienda sul mercato globale; dove a Rio stanno sbocciando coppie di Amori Olimpionici al di là di ogni coming out e relative proposte di nozze; dove l'Italia ha anche la grinta di Fabio Basile che regala allo Sport Azzurro la medaglia d' oro "numero duecento"; dove l'ordine ormai dell' Isis è di colpire l' Italia; dove a nessun politico "d'accoglienza e solidarietà" viene il dubbio di ipotetico collegamento "profughi - terrorismo"; dove oramai essere immigrato, meglio ancora se africano vuol dire diventare "imprenditore di se stesso a costo zero"; dove troneggiano in agosto e non solo, furti e rapine come nella massima normalità; dove la nostra Ministra Boschi, peraltro dicono Avvocato, sentenzia che chi non vota "Sì" al Referendum (l'alternativa democratica sarebbe "No" come da dettati Costituzionali attuali e certi.....lo giuro!) sarebbe colui che non condivide il lavoro del Parlamento, senza porsi il problema che con risposta univoca che Referendum sarebbe!?Magari si è confusa con un Plebliscito......va bene la Ministra non ha ripassato l'attuale e vecchia Costituzione.........; dove il Sindaco Sala a Ferragosto è andato a pranzo in Via Pollini con immigrati e "barboni" (in francese "clochard" per far bon ton con tantino di "birignao"), non considerando in città una situazione gravemente degenerata e degenerante dove immigrati urinano noncuranti ai muretti persino innanzi a minori e Signore (e non si dica decadentemente che basta voltarsi); dove non è che ha ragione l'Assessore Regionale Simona Bordonali (antimmigrazione per intenderci) e Paolo Grimoldi Segretario di Lega Lombarda o addirittura Umberto  Bossi e magari pure il Salvini, magari senza divisa di Polizia!?..........................

 
Ebbene, in tutta questa Italia, i Milanesi, (oltre che vittime inconsapevoli di solidarietà estrema e superflua n.d.r)sono stati dichiarati, un popolo di collezionisti e così un hobby può diventare un mestiere!
 
E forse non tutti sanno che in una casa - di fatto un museo, sui Navigli - Lorenzo Pianotti custodisce oltre mille modelli di cavalli giocattolo di tutti i tipi e grandezze, acquistati in giro per il mondo dall'Italia al Giappone, da Milano a New York.
 
L' uomo che colleziona cavallini giocattolo è appunto Lorenzo Pianotti, messinese residente da tempo a Milano che ha trasformato la sua abitazione al Naviglio Grande in una casa- museo, peraltro dal 2004 nell' Elenco dei Musei Italiani.
 
Basta un appuntamento e si entra in una realtà fiabesca dove si saldano arte, sogni, desideri recuperati e quell' incantesimo d' infanzia che non di rado si vuol rigustare senza che si confonda con immaturità e superficialità, anzi!  

“Edoardo” è il primo cavallo entrato in casa («è alto quasi quanto me», dice Pianotti).

Sono talmente tanti gli esemplari in ogni stanza.

E pensare che ne mancano all’appello ben 500, acquistati nel 1999 dalla Chicco per dar vita al primo museo dedicato ai cavalli-giocattolo, museo disegnato e progettato dallo stesso Pianotti. 

Altresì, il Lorenzo non è solo un collezionista, ma  è pittore, scultore, stilista, ha scritto poesie ed è stato persino modello.

Risale all’infanzia anche l’altro più dirompente amore: in Sicilia era rimasto folgorato dalla bellezza di un cavallo al pascolo e avrebbe voluto che i genitori lo acquistassero per lui. Ma questo sogno era troppo costoso per una famiglia come la sua, tutt’altro che ricca. 

Così Lorenzo escogitò un modo diverso per realizzare lo stesso i suoi desideri, prima disegnandoli, poi collezionandoli. 

I primi due cavallini costarono diecimila lire, oggi  il "pezzo" più costoso vale quanto una Porsche.

Lorenzo Pianotti non è certo un collezionista convenzionale e monotono non è nulla in lui, ma forse la dote più spiccata oltre la tenacia certamente è la Generosità perchè quest'uomo "cultore e traduttore di sogni ", artista poliedrico e versatile in questi anni,  ha voluto condividere  le sue magie con gli altri coinvolgendo quanti l' hanno conosciuto e lo conoscono con le tante mostre allestite in giro per l’Italia,  ma quella alla Caserma Santa Barbara in piazzale Perrucchetti a Milano è la mostra dove, per mesi, artiglieria a cavallo e cavalleria per gioco hanno convissuto fianco a fianco.

Questo Artista che per tanta generosità, ha aperto e apre persino la sua casa, non finisce qui e come nelle fiabe dove tutto è possibile ed è ancor più meraviglioso crederlo, quando l'infanzia  è alle spalle, farà vivere magiche ed imprevedibili sensazioni, direi quasi indelebili per tanta "preziosità" del suo animo di Cavaliere errante sui suoi cavallucci!

 

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