Il racconto autobiografico/ La Shoah negli occhi di un bambino - Affaritaliani.it

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Il racconto autobiografico/ La Shoah negli occhi di un bambino

Esce per Mimesis in questi giorni la riedizione del lungo racconto autobiografico (e non) “Di Razza Ebraica”, di Renzo Modiano, bambino ebreo, che non aveva ancora sette anni quando a Roma sono entrati i tedeschi. E’ il racconto, anzi il film in bianco e nero, come dice l’autore, che lui ha in mente dei nove mesi vissuti in vari luoghi e varie famiglie tra paure, ansie e dolore.

E’ la storia tremenda della famiglia che ha perso uno zio, finito ad Auschwitz per una spiata compensata con 5.000 lire, e una cugina poco più che ventenne, morta per una ricaduta di TBC dalla quale era guarita. E’ una storia di distacchi col timore di non incontrarsi più e di momenti d’angoscia, ma anche di episodi indelebili di solidarietà umana. Non solo della famiglia Modiano tratta il libro, premiato a Volterra con l’Ultima Frontiera nel 2006 e ora tradotto in Gran Bretagna. Dei capitoli, precisi e sconvolgenti, sono dedicati alla preparazione, e metodica esecuzione, della grande retata degli ebrei di Roma del 16 Ottobre 1943. Se solo la Wehrmacht avesse dato alle SS qualche camion in più tutti gli ebrei di Roma sarebbero stati catturati quel Sabato mattina perché alla caduta del Fascismo nessun aveva pensato di distruggere l’elenco completo degli ebrei romani con i loro indirizzi. L’elenco degli schedati in base alle leggi razziali fasciste del 1938.

Un testo che merita attenzione, soprattutto oggi, quando, come dice la prefazione, incredibilmente  il negazionismo alza di nuovo la testa e si fa minaccioso.

RenzoModiano