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Culture
Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia in mostra a Palazzo Reale
Albrecht Durer - Riratto di Albrecht Düreril vecchio, 1490 - © Gabinetto fotografico Gallerie degli Uffizi

di Simonetta M. Rodinò

Disegnatore, grafico e poi anche pittore, Albrecht Dürer manifestò una curiosità e una capacità tecnica ed espressiva infinite.

La rassegna “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”, dal 21 febbraio a Palazzo Reale di Milano, presenta l’artista tedesco, nato a Norimberga nel 1471, come esponente di una cultura artistica articolata e di alta qualità, espressione della vita sociale e culturale delle città della Germania meridionale, in continuo contatto con il mondo urbano, altrettanto evoluto in termini socio-culturali, della pianura nord-italiana.

L’obiettivo, riuscito, del curatore Bernard Aikema è la realizzazione di una mostra monografica non convenzionale, ma declinata, attraverso una trama tematica e non cronologica, su paradigmi geografici dell’arte.

Un ricco e interessante dialogo artistico che si articola da un lato nelle città di Augusta, Norimberga, Ratisbona e dall’altro a Venezia, Milano e altre città “padane”, basato su contesti concretamente ricostruibili a nord come a sud delle Alpi. Sono messi in luce i confronti più calzanti degli artisti tedeschi e italiani suoi contemporanei, modello d’interpretazioni per una nuova idea di Rinascimento.

Non è forse vero che i rapporti fecondi e continui si trovano nelle discipline senza mediazione di linguaggio, cioè arte figurativa e arte musicale?

Ecco allora la figura di Dürer non come fenomeno isolato ma all’interno di un’Europa interregionale. L’esposizione è una raffinata sfilata di tele, stampe grafiche e disegni, affiancata da alcuni lavori significativi di artisti tedeschi suoi contemporanei come Lucas Cranach, Albrecht Altdorfer, Hans Baldung Grien …da un lato, e dall’altro di grandi pittori, disegnatori e artisti grafici italiani fra Milano e Venezia, come Giorgione, Andrea Mantegna, Tiziano, Leonardo da Vinci, Giovanni Bellini, Jacopo de’Barbari, Lorenzo Lotto.

Per condividere e meglio assimilare questo viaggio attraverso i rapporti artistici, che riguardano anche aspetti fondamentali come l’uso della prospettiva e la sperimentazione, non va dimenticato il periodo storico: nell’epoca della grande scoperta dell’America (1492) e delle Riforme, l’evoluzione dell’arte cominciava a essere contrassegnata da una curiosità basata non solo sulla mobilità degli individui ma anche sulle idee e forme artistiche.

Il percorso si apre con il rapporto di Albrecht Dürer con Venezia e l’Italia. Nella prima sala la tela “Adorazione dei Magi”, l’opera straordinaria per la felice unità della scena costruita con prospettiva sicura e diffusa di luce atmosferica che riscalda i colori. Nel gusto delle rovine si riflette l’interesse per il mondo classico, mentre, come spesso si scorge nei suoi lavori, l’artista si ritrae nei panni di uno dei Magi.

La mostra, da non perdere - prodotta e organizzata da Palazzo Reale e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE -, si chiude con affiancati due “Ritratto di vecchia”: la meravigliosa tela realizzata da Giorgione, nel 1508 circa?, cui s’ispirò circa trent’anni dopo Hans Baldung Grien nel disegno acquerellato dalla stessa impostazione.

“DÜRER E IL RINASCIMENTO tra Germania e Italia”

Palazzo Reale – Piazza Duomo, 12 - Milano

21 febbraio - 24 giugno 2018

Orari: lunedì: 14.30-19.30/martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30/ giovedì e sabato: 9.30-22.30 Biglietti comprensivi di audioguida gratuita: intero € 12,00 - ridotto € 10,00

Infoline: 02/54913

www.palazzoreale.it

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