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Culture
Firenze, al Conservatorio la musica araba della Fujairah Fine Arts Academy
Foto: Fujairah Fine Arts Academy -visual art department 
 

La Pace attraverso la musica e l'arte. La preghiera ed il canto. 

Una settimana a dir poco intensa per il Conservatorio di Firenze e la Fujairah Fine Arts Academy degli Emirati Arabi Uniti, con la quale il Cherubini ha da ormai un anno una convenzione, che ha visto il culmine nel concerto della sera del 15 dicembre, all'interno del festival StringsCity organizzato dal Comune di Firenze a Palazzo Vecchio nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento. Dopo l'intervento dell'assessore Tommaso Sacchi che ha confermato la vicinanza e l'interesse dell'Amministrazione comunale per le attività internazionali del Conservatorio, e dopo la consegna da parte del Presidente del Conservatorio dott. Maiorano, del Direttore Maestro Zampini e del Maestro Becheri della partitura della sinfonia "per Fujairah", scritta dal prof. Becheri per l'Accademia emiratina, l'orchestra è divenuta protagonista della serata. Guidata eccellentemente dal M° Paolo Ponziano Ciardi, si è rivelata ben preparata e capace di vette di lirismo degne di una compagine professionale. La musica, come pure i generi e gli strumenti impiegati, hanno reso la serata varia e piacevolmente fluente: dai tasti del pianoforte, con il M° Aldo Dotto (docente in Fujairah) e le musiche di Mozart, alla coinvolgente melodia del violino in Massenet, in una eccelsa esecuzione della russa Daria Nechaeva, sino alle squillanti note della sinfonia "Per Fujairah". Brano, quest'ultimo, dai colori brillanti e dalla trama armonica intensa, in cui l'orchestra accompagna la parte di flauto solista, interpretata magistralmente per la serata dal Direttore del Conservatorio, M° Paolo Zampini.

Si è poi passati alla musica caratteristica del repertorio arabo dove sono tornati protagonisti l'Oud ed il Kanun, strumenti tipici della tradizione orientale, dopo il successo della sera prima presso la sala del Buonumore del Conservatorio. Il direttore dell'accademia di Fujairah, Ali Obaid assieme ai colleghi ed insegnanti accompagnati da un nutrito gruppo di musicisti delle due istituzioni, si sono esibiti con maestria sperimentando l'unione dei generi musicali ed i rispettivi sistemi di notazione, terminando la serata con un "Message of Peace", composto dal M° Obaid, eseguito da tutti i musicisti riuniti e durante il quale le voci del M° Leonardo de Lisi ed il Dott. Ahmed Abdelsattar hanno cantato rispettivamente passi da testi di preghiere della tradizione cristiana ed islamica, per poi scambiarsi, come messaggio di pace e dialogo che trascende le diversità di credo ed unisce con delicatezza, sotto il segno della musica e dell'arte, popoli e culture lontane. Una serata con lo sguardo dalla terra rivolto verso il cielo di grande diplomazia culturale che rafforza e consolida le relazioni tra i nostri paesi e le nostre culture ove i valori universali fanno da  protagonisti assoluti. 

Un esempio, che può fare scuola di  Soft power. 

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