Culture
Guggenheim, la giustizia francese rifiuta il ricorso... Il caso
La giustizia francese ha respinto il riscorso dei discendenti francesi di Peggy Guggenheim assegnando alla Fondazione Solomon Guggenheim di New York l’amministrazione della celebre collezione d’arte moderna della mecenate americana. I ricorrenti accusavano la Fondazione di cattiva gestione della collezione della nonna – più di 300 opere – e di non rispettare i suoi desideri. Sono stati condannati a pagare 30.000 euro di danni e a coprire le spese, ma hanno già annunciato appello.
Nel 1976 Peggy aveva legato la raccolta e il Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, oggi museo in piena regola, al cugino Harry Guggenheim, direttore della fondazione a condizione che non venisse dispersa e che solo poche opere potessero essere prestate ogni anno.
Visitando il palazzo durante la Biennale di Venezia nel 2013, i discendenti avevano trovato cambiamenti che ritenevano non consoni alle volontà della mecenate e così sono ricorsi al tribunale richiedendo la restituzione della raccolta. In secondo luogo chiedevano almeno d’essere consultati e coinvolti nella gestione del Palazzo veneziano.
Ma la corte non ha risposto alle loro richieste, sostenendo che la questione era già stata risolta 20 anni fa. Non è infatti la prima volta che i discendenti di Peggy Guggenheim attaccano la fondazione di New York perché amministra male la prestigiosa collezione. Nel 1994, la giustizia aveva già respinto la richiesta di revoca della donazione e la riabilitazione della collezione. Ma dopo che una transazione è stata conclusa tra le parti, nel 1996, un tribunale di Parigi ha dichiarato il caso “passato in giudicato”. La Collezione Peggy Guggenheim è uno dei gioielli della Solomon Guggenheim Foundation e attira circa 400.000 visitatori l’anno. Secondo la Fondazione, “oggi è il museo d’arte moderna e contemporanea italiano più visitato”.