Mostra, a Roma "Il classico si fa Pop". L'arte di imitare le grandi opere
Il classico si fa Pop. Di scavi, copie e altri pasticci
Gusti, forme e mode dell'antico, dall'età classica ai giorni nostri, passando per la stagione del Grand Tour, quando nasce il gusto per il souvenir. Al via la mostra "Il classico si fa pop. Di scavi, copie ed altri pasticci". Allestita in due delle sedi del Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo e Crypta Balbi, la rassegna - dal 14 dicembre 2018 al 7 aprile 2019 - è promossa dal Museo Nazionale Romano, diretto da Daniela Porro, con Electa e ideata da Mirella Serlorenzi che l'ha curata con Marcello Barbanera e Antonio Pinelli. Una storia che nasce da una scoperta nel rione Monti a Roma - quella dell'atelier di Giovanni Trevisan (1735 -1803), detto il Volpato.
"Un'esposizione che è stata pensata per essere divulgata al grande pubblico attraverso una chiarezza narrativa che si è giovata ampiamente della tecnologia, per rendere manifesti temi e contenuti che altrimenti sarebbero rimasti nascosti" -spiega Daniela Porro - il caleidoscopico allestimento ricorre a proiezioni, magici giochi di luci e di ombre per moltiplicare, scandire, accentuare forme, innesti, imitazioni, multipli e trasformazioni cominciando con la narrazione di Volpato e della sua fabbrica di ceramiche".
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