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Culture
La docuserie di Donne Luce. Le tappe di questo viaggio dietro la cinepresa

DONNE LUCE: LA DOCUSERIE CHE CELEBRA IL RISVEGLIO DEL FEMMINILE. --- Macrina Binotti, ideatrice e regista del progetto, e Mario Liguigli, co-produttore e DoP, ci raccontano come nasce Donne Luce e quali saranno le prossime tappe di questo viaggio dietro la cinepresa. Qual'è la prima volta in cui hai sentito di dover scegliere tra il buio e la luce? Questo è il fil rouge di Donne Luce, una docuserie che, attraverso un linguaggio profondo e catartico, racconta e connette storie di donne vere e straordinarie l'una all'altra; donne che raccontano momenti cruciali in cui ci si trova a un bivio, quando scegliere tra buio e luce può trasformare completamente tutta la propria vita. Il progetto ideato e diretto da Macrina Binotti e filmato da Mario Liguigli, co-produttore e DoP, si articola in puntate da 20 minuti l'una, appartenenti a saghe da 60 minuti.

Donne Luce ripercorre l'Italia

“Donne Luce ripercorre l'Italia, un paese che sembra fermo, ma che in realtà si sta scuotendo tra le ceneri. Questo progetto vuole ispirare, rendere visibile e stimolare la nascita di nuove realtà sul territorio, partendo dalla storia di donne coraggiose che si mettono in discussione e trasformano la propria condizione di vita partendo da loro stesse e spesso sostenendosi l'una con l'altra. È un progetto destinato a chi con curiosità si pone domande al di là del consueto, a chi ha bisogno di stimoli, a chi ha desiderio di ricominciare, a chi vuole mettersi in discussione, chi si sente in difficoltà e non sa da che parte iniziare, ai ricercatori e alle ricercatrici, ai giovani, agli anziani, agli adultidichiara Macrina Binotti.

Per raccontare Donne Luce è stato necessario fare un salto, osare, metterci completamente in gioco in un modo nuovo: entrare nelle case e nelle vite di queste donne, dormire con loro, svegliarci con loro, mangiare alla loro tavola ed entrare in confidenza con i loro figli, con gli amici, trascorrere le notti a parlare, ad aprire spazi di profonda confidenza ed intimità, senza seguire orari, un plan flessibile, aperto alla totale improvvisazione e disponibilità da parte nostra. Solo così, ci siamo detti, possiamo entrare nella loro vita, avere accesso alla verità e alla trasparenza della loro storia, e raccontarne la smisurata bellezza e profondità” dichiara Mario Liguigli.

Perché un'attrezzatura leggera? L'attrezzatura leggera ha la stessa valenza qualitativa della scelta della troupe leggera. Una buona telecamera agevole ci permette di non imbarazzare gli spazi quotidiani delle donne che raccontiamo. Le loro esperienze che vivono come se non fossimo presenti, permettono allo spettatore di cogliere l'essenzialità della storia che stiamo raccontando” conclude.

Le storie di Alice Bauco e Maura Gigliotti

Ad oggi Macrina Binotti e Mario Liguigli hanno autoprodotto due puntate raccontando la storia di Alice Bauco: la fatica di crescere due figlie da sola è la chiave per guardarsi dentro e reagire al buio che la sovrasta. Riuscire a rimettersi in gioco in un sogno circense a quarant’anni è il suo riscatto.

Per Maura Gigliotti, madre con due figli a carico e una grave diagnosi di incontinenza, reagire al buio è scoprire che non è malata ma ha un dono che la guida nella scoperta della sessualità sacra, formandosi come insegnante di yoga, massaggio tantrico, seminari sulla riscoperta del piacere sessuale come evoluzione del proprio femminile e maschile.

“Perché un uomo e una donna a raccontare questo progetto? Solo le due polarità unite possono raccontare con pienezza questo progetto, occhi di donna a cui giungono intuizioni, idee, occhi che ricercano e indagano oltre il visibile, occhi di uomo che riprendono ogni gesto, scenario utile a portare in materia quelle intuizioni, quelle suggestioni che altrimenti rimarrebbero in uno spazio eterico. Le due energie unite raccontano i dolori e disappunti di donne che stanno vivendo una grande svolta di apertura, e farlo di fronte ad un maschile e un femminile che cooperano è di grande utilità progettuale e catartica. Anche per le donne” conclude Macrina.

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Il tema del risveglio femminile

ll grande obiettivo del progetto è promuovere attivamente il tema del risveglio femminile, proponendolo in spazi privati e pubblici quali cinema, teatri, circoli, festival, associazioni, scuole. Il progetto Donne Luce propone un format innovativo: proiezione delle prime due puntate, performance artistiche delle protagoniste e dibattito con la regista e vari ospiti sulla tematica del risveglio femminile. Ad oggi, con le attuali norme vigenti anti-covid, ciò che il team DonneLuceFilm propone è la tournée streaming delle due puntate e il successivo dibattito con la regista e ospiti speciali

Nelle prossime settimane Donne Luce lancerà una campagna di crowdfunding con un obiettivo di raccolta di 15000 Euro. Grazie al sostegno di una produzione dal basso, Mario e Macrina potranno partire alla volta della Svizzera per girare la puntata di Samah Gayed, presidente dell'Associazione OneDance.

Samah Gayed di origine egiziana, percependosi frammentata per anni tra Egitto, Italia e Svizzera, reagisce al buio trasformando l'ombra della mutilazione e della violenza. Per farlo raccoglie le esperienze dolorose che attraversa nella sua vita, rinnovandole radicalmente in una spettacolare performance di danza, che simbolicamente unisce i popoli. Attraverso un'associazione culturale, una radio indipendente e azioni incisive di attivismo sociale, Samah Gayed condivide il suo percorso, tornando a sentirsi finalmente figlia di un mondo in cui la separazione non esiste.

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