La TypeArt a Piazza Affari
Quattro opere di TypeArt a Palazzo Mezzanotte
La TypeArt a Piazza Affari
Quattro opere di TypeArt, ognuna dedicata a una lettera dell'alfabeto, saranno esposte a Palazzo Mezzanotte in occasione della Settimana delle Esperienze digitali. I quadri raffigurano rispettivamente una C, una D, una E e una W, omaggio all'acronimo della manifestazione, il cui titolo ufficiale è Class Digital Experience Week. Autore è Lorenzo Marini, caposcuola del movimento TypeArt, che racconta: «Cosa c'è dentro le lettere che compongono quella cosa contemporanea ma anche straordinariamente antica che è un hashtag? Me lo sono chiesto lavorando ai quattro quadri C-D-E-W. Da sempre le lettere sono una mia passione profonda perché alla base di tutto ci sono sempre le idee, e le idee sono fatte di parole e di immagini.
E i quadri fatti di lettere sono la sintesi perfetta di un pensiero creativo dall'era dei geroglifici a oggi, il tempo degli hashtag, spesso acronimi, come appunto #CDEW2017. Dentro a una lettera, sopra e sotto e intorno a essa, c'è un universo di significati che non finiamo mai di esplorare. E' sufficiente modificare di pochissimo il punto di osservazione, la prospettiva di comprensione, è tutto cambia pur rimanendo coerente con la storia dell'umanità perché i sentimenti sono sempre gli stessi, ieri come oggi. Quello che cambia sono i colori, le sfumature, i materiali, le tecniche.
Per i miei quadri ho scelto un mixed media fatto di stampa digitale su tela, colori acrilici, fumetti, irruzioni pop, citazioni futuriste di Filippo Tommaso Marinetti, carezze di Steve Jobs. Sono opere da godere da lontano e da tuffarsi da vicino alla scoperta dei dettagli. La C per esempio, che cosa è? E' una O che si è stancata e ora si sdoppia, è Charlie Brown, Coniglio, Cubo, Carezza. E naturalmente Class. E tutto questo è avvolto e tenuto insieme dal digital che riguarda tutti noi immersi come siamo in questa straordinaria epoca di continua circolazione delle idee. E delle lettere».
I quattro quadri, dopo la pausa estiva, dovrebbe essere battuti a un'asta benefica. Nell'occasione, marini, visto il fine socialmente responsabile della vendita, dovrebbe proporre le opere con una base d'asta nettamente più bassa rispetto alle sue quotazioni.
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