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Culture
Paestum e Velia: bilancio record nonostante il Covid e 14 milioni di lavori

Il Covid non ferma la crescita del Parco archeologico di Paestum e Velia. Nonostante un forte calo del 44% nella vendita dei biglietti il Parco, che da quest’anno comprende anche il sito di Velia, raggiunge un nuovo record con un bilancio annuale che si chiude a 14 milioni di euro. Entrate e uscite sono complessivamente in forte aumento, in controtendenza a molti altri siti e musei.

Progetti europei e statali che il Parco si è aggiudicato, avanzi di bilancio creatisi negli ultimi anni di forte crescita dei flussi turistici (dal 2015 al 2019 +48%), ma anche donazioni e sponsorizzazioni da parte di aziende e cittadini del territorio hanno consentito al Parco guidato da Gabriel Zuchtriegel (nella foto) di fare investimenti e affidare servizi per un importo complessivo mai raggiunto in precedenza. “Un lavoro di squadra -dichiara Zuchtriegel- che è stato possibile grazie all’impegno e alla professionalità di funzionari e assistenti che, nonostante le condizioni difficili, non si sono mai risparmiati, rendendomi davvero orgoglioso e felice”.

Restauri e manutenzione grazie a progetti europei e donazioni su Artbonus                                                        Tra i progetti in cantiere ci sono i lavori di restauro e riallestimento nel museo e nell’area archeologica, finanziati con fondi europei e statali, la riqualificazione dell’ex stabilimento Cirio, destinato a diventare un polo culturale con spazi espositivi e depositi e per il quale è stata avviata la procedura di verifica del progetto esecutivo e molteplici interventi di restauro, messa in sicurezza, scavo stratigrafico e manutenzione. Spicca per innovazione il sistema di monitoraggio sismico sul tempio di Nettuno a Paestum, ideato insieme al Dipartimento di Ingegneristica dell’Università di Salerno e reso possibile grazie a una campagna di raccolta fondi sul portale Artbonus. Tra i sostenitori la famiglia di Sabato D’Amico, titolare dell’omonima azienda di Pontecagnano, che ha voluto contribuire con una donazione di 100mila euro. Gli scavi attualmente in corso, funzionali al posizionamento di alcuni sensori sismici, stanno portando alla luce sorprendenti novità sulla costruzione del tempio più famoso della Magna Grecia che il direttore e i funzionari del Parco raccontano periodicamente sui canali social del sito e, in particolare, a scuole e Università nell’ambito di un’azione di condivisione e partecipazione del sito archeologico con la didattica a distanza.

A Velia lavori per più di un milione di euro avviati nei primi sei mesi di gestione congiunta con Paestum        Per il sito di Velia, il cui accorpamento all’autonomia di Paestum, voluto dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, si è concluso con il passaggio di consegne nel mese di maggio 2020; nei primi sei mesi la nuova gestione ha realizzato interventi di messa in sicurezza e manutenzione per più di un milione. Tra le prossime iniziative un ampio progetto di indagini archeologiche e valorizzazione dell’acropoli. Il Parco ora punta a un progetto di recupero e accessibilità della galleria borbonica, con un sistema di accessi senza barriere sia alla galleria, per la quale è prevista la creazione di depositi visitabili e spazi museali, sia per l’acropoli e il Castello medievale sovrastante. “Si tratta di un primo passo per la realizzazione del museo di Velia -chiosa Zuchtriegel- che noi concepiamo in senso ampio come un sistema di spazi e laboratori per la conservazione e la valorizzazione delle collezioni e per l’accoglienza dei visitatori che quest’estate sono venuti in tanti, con un agosto che ha visto il 117% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Siamo inoltre in contatto con la Fondazione Ferrovie dello Stato per valutare il ripristino della stazione ferroviaria di Velia Scavi che ritengo di importanza strategica”.

L’impatto su occupazione e sviluppo del territorio                                                                                                Ha inciso sul bilancio anche la rimodulazione dei servizi a causa del Covid-19: è stato necessario assumere nuovi collaboratori e affidare nuovi servizi per la misurazione della temperatura, l’accoglienza e la didattica a distanza per le scuole che entra tra le priorità del direttore.

“Dietro i numeri si nascondono opportunità e occupazione per i tanti giovani professionisti che collaborano per lavori, restauri, ricerche e progetti di digitalizzazione e didattica inclusiva”, commenta Zuchtriegel. “Crediamo che in questo periodo difficile vadano mobilitate tutte le risorse per dare una prospettiva di sviluppo a un territorio segnato fortemente dalla crisi sanitaria. Infatti, stiamo lavorando su ulteriori proposte tra cui un progetto di musealizzazione del tempietto dorico scoperto recentemente durante i lavori sulla cinta muraria occidentale di Paestum. Abbiamo sicuramente bisogno di ulteriori risorse e siamo grati a chi ci sta dando una mano, come un gruppo di imprenditori locali coordinati dalla BCC di Capaccio-Paestum e Serino che si assumono gli oneri della manutenzione delle mura di Paestum: un esempio virtuoso di sinergia tra il Parco e il territorio”.

Andria e Greco: soddisfatti del lavoro svolto durante il nostro mandato come membri del CdA                  Soddisfatti anche Alfonso Andria e Emanuele Greco che, insieme alla dirigente della Direzione Musei Campania, Marta Ragozzino e allo stesso direttore Zuchtriegel, rappresentano il consiglio di amministrazione del Parco, l’organo più alto nella gestione autonoma tra le cui competenze rientra la deliberazione del bilancio.

Per Andria, già presidente della Provincia di Salerno e membro del Senato della Repubblica nella XVI legislatura dal 2008 al 2013, il successo del Parco “è il frutto di un’attività costante al ritmo accelerato che il direttore Gabriel Zuchtriegel ha subito impresso, esaltando lo spirito della Riforma Franceschini nell’interpretare a pieno l’autonomia gestionale e amministrativa. Il Parco Archeologico di Paestum e da circa un anno -vivaddio- di Paestum e Velia, ha speso perché ha introitato, ma ha introitato perché ha programmato! Anche l’intervento dei privati, attraverso un’azione di fundraising che appena nominato consigliere di amministrazione ho personalmente sollecitato e seguito, s’inquadra in tale ottica. Confido che anche per Velia possa innescarsi lo stesso meccanismo virtuoso! Gli Imprenditori che hanno aderito all’invito si sono sentiti garantiti dalla celerità dei processi che ha consentito loro di vedere realizzate in brevissimo tempo le attività che avevano sostenuto in toto o parzialmente: borse di studio per giovani archeologi impegnati in scavi e studio dei reperti, restyling della Sala ‘Mario Napoli’ in cui è esposta la Tomba del Tuffatore e della Fontana di Carlo Alfano nel giardino antistante, per citarne soltanto alcune.

Si dice “compiaciuto” anche il professore Greco che vede “perpetuarsi una tradizione dalla precedente direzione di Marina Cipriani con la quale abbiamo sempre collaborato pur nella diversità del regime tra Soprintendenza e Parco autonomo. “Già da anni –spiega- Paestum può vantare di essere una delle città antiche della Magna Grecia meglio studiate e pubblicate; questa tradizione viene perpetuata con grande successo dall’attuale direzione. Nell’ambito della ricerca archeologica sul campo, vorrei ricordare le campagne di scavo sull’agorà in collaborazione tra il Parco e la Fondazione Paestum, quelli all’Athenaion diretti da Fausto Longo dell’Università di Salerno nonché gli scavi in corso nelle insulae e presso il tempio di Nettuno che stanno dando risultati straordinari. Il bilancio di questi cinque anni è positivo, sia dal punto di vista scientifico, sia da quello finanziario-gestionale”.

 

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