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Culture
Stefano Mancuso racconta la Terra: tornano, online, Le Parole del Vieusseux
Stefano Mancuso

Il ciclo Le Parole del Vieusseux è nato con l'intento di ribadire la modernità della visione culturale di Giovan Pietro Vieusseux e della sua famiglia. Ogni conferenza, infatti, approfondisce le “Parole” e i temi più significativi a rappresentare la storia e l’attività del Gabinetto - EUROPA, LIBRO, VIAGGIO, SCIENZA per citarne alcuni - in relazione al loro significato nel nostro tempo. Il ciclo si comporrà infatti di dissertazioni agili e di impianto divulgativo sul significato attivo di altrettante singole parole, interpretate e raccontate da protagonisti della cultura, delle lettere e delle scienze. 

Dopo i primi fortunati primi incontri con Ferruccio De Bortoli e Michela Murgia, le conferenze riprendono il 28 novembre con Stefano Mancuso e la parola TERRA, in modalità online.

Come faremo se nel 2050 saremo circa dieci miliardi di persone? Dove prenderemo il cibo e l'acqua? Le piante, che spesso degniamo appena di uno sguardo distratto, meriterebbero in questo più attenzione e gratitudine: sono intelligenti e con una capacità di adattamento superiore a quella dell’uomo, che ha sempre più difficoltà a prendersi cura della Terra. Lo studio dell'uomo sta mostrando infatti alla comunità scientifica la necessità di un nuovo punto di vista sul regno vegetale, che intrecciandosi agli avvenimenti umani lega le une agli altri nella narrazione della vita sulla TERRA. Con la precisione dello scienziato e la piacevolezza dell’esperto divulgatore, Mancuso ci racconta storie vegetali che si intrecciano profondamente alla nostra.

Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV) dell’Università degli Studi di Firenze. È membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavior e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Autore di numerosi libri, tradotti in oltre venti lingue, per Laterza ha pubblicato L’incredibile viaggio delle piante (2018), La Nazione delle Piante (2019), La pianta del mondo (2020).

Gli eventi sono gratuiti e fruibili on-line nei giorni di programmazione e restano disponibili sul sito di Più Compagnia per una settimana. I video saranno in seguito disponibili sulla pagina YouTube del Gabinetto Vieusseux.

Il programma del 2020 prosegue sabato 28 novembre alle ore 11 con Stefano Mancuso con la parola TERRA, il 12 dicembre con Francesca Mannocchi su MIGRAZIONE. E poi, per il 2021, il 16 gennaio Guido Tonelli con SCIENZA, il 13 febbraio Chiara Valerio con LIBRO, il 27 febbraio Eraldo Affinati con EDUCAZIONE, il 13 marzo Giuseppe Cederna con VIAGGIO, il 27 marzo Luciano Canfora con PROGRESSO.

PROGRAMMA

Sabato 12 dicembre ore 11 - MIGRAZIONE con Francesca Mannocchi, giornalista, scrittrice e documentarista

Prima di stabilirsi a Firenze, Giovan Pietro Vieusseux viaggiò per i suoi commerci nell’Europa del Nord e in Tunisia, e al suo innato cosmopolitismo e alla sua idea di progresso appariva ben chiaro quanto le relazioni mercantili avessero implicazione nella cultura e nella specifica antropologia dei popoli.

Sabato 16 gennaio ore 11 - SCIENZA con Guido Tonelli, fisico, accademico e divulgatore scientifico

La denominazione ufficiale voluta da Giovan Pietro Vieusseux è quella di “Gabinetto scientifico letterario” e il titolo completo della rivista di cui si fa editore è “Antologia. Giornale di scienze, lettere e arti”. Dunque, se è vero che la fama del Gabinetto Vieusseux è più che altro legata alla frequentazione di celebri letterati, il fondatore riservò un’attenzione particolare anche alla cultura scientifica, collocando importanti volumi di fisica, matematica, chimica e scienze naturali nella biblioteca consultativa e dando ampio spazio alla divulgazione scientifica.

Sabato 13 febbraio ore 11 - LIBRO con Chiara Valerio, scrittrice

Il Gabinetto Vieusseux è un’istituzione che ha contribuito in modo significativo alla diffusione delle moderne idee di progresso nella cultura europea, ma non bisogna dimenticare che esso era un ‘gabinetto di lettura’, e che la biblioteca e i libri sono stati il fondamento delle sue molteplici attività è stato il libro. Selezionati nelle principali lingue, i libri della sua biblioteca sono a disposizione di un pubblico cosmopolita di abbonati, e tanto per fare un esempio è sulla copia del Vieusseux che Dostoevskij legge Madame Bovary.

Sabato 27 febbraio ore 11 - EDUCAZIONE con Eraldo Affinati, scrittore e insegnante

La modernità della scelta di Vieusseux trova la sua ulteriore attuazione nel fornire agli stranieri di una città cosmopolita come Firenze libri e riviste nella propria lingua, nel fondare riviste come "Antologia", favorendo comunque la circolazione di un sapere essenziale per il progresso civile. La storia della Biblioteca Vieusseux è proseguita nel Novecento e continua ancora oggi, coinvolgendo molte personalità della cultura non italiana, e contribuendo in modo originale e prestigioso alla diffusione della cultura.

Sabato 13 marzo ore 11 - VIAGGIO con Giuseppe Cederna, attore e scrittore

Con la sua vasta attività di mercante, Giovan Pietro Vieusseux condivise in modo speciale quell’attitudine alla conoscenza di altri popoli e paesi che caratterizzava l’Ottocento romantico. Anche dopo essersi stabilito a Firenze continuò a dedicare attenzione al tema dei  viaggi, e nella rivista “Antologia”, da lui edita mensilmente dal 1821 al 1833, viene riservato ampio spazio alle relazioni geografiche e alle esplorazioni di luoghi lontani.

Sabato 27 marzo ore 11 - PROGRESSO con Luciano Canfora, filologo classico, saggista e accademico

Giovan Pietro Vieusseux fonda il Gabinetto Scientifico Letterario scegliendo la città di Firenze, la più cosmopolita del paese, dove il Granducato dei Lorena consentiva una relativa libertà di espressione e circolazione delle idee. Il Gabinetto divenne così un luogo d’incontro privilegiato per gli stranieri del Grand Tour e gli esponenti più liberali della società toscana. Nelle stanze del Vieusseux, dove giungevano riviste e libri di tutta Europa, maturarono idee di progresso che col tempo contribuirono in maniera fondamentale a fare dell’Italia una nazione unita e moderna, e a riportarne la politica e la cultura al passo coi tempi e verso la modernità.

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