Economia
Alitalia, leasing gonfiati e spese ingiustificate: quegli 800 milioni sprecati

Il j'accuse dell'imprenditore Paltrinieri alla gestione commissariale
Per Paltrinieri, "Piani autonomi e considerati da tutti obsoleti e ridondanti e capaci di generare altri 60 milioni di dollari l’anno di spese ingiustificate, che per 4 anni fanno 240 milioni di dollari. Quindi una parte della perdita di complessiva di 2.5 miliardi, ovvero 800 milioni, è stata subito individuata. Basta terminare quei contratti ed avremmo un risparmio secco di quella somma". "Il commissario dov’era?", accusa l'imprenditore.
Le indagini sulla bancarotta del 2017: buttati oltre 1.7 miliardi
“Trapela poi dalla procura che sta indagando sulla bancarotta 2017, che solo sul primo faldone, formato da 1.200 file, sono stati evidenziati dai Nuclei della GDF delegati all’indagine, oltre 1.7 miliardi buttati. Tralasciando le centinaia di auto date ai dirigenti e il RAL (Retribuzione annua lorda) degli stessi -assunti anche sotto l’amministrazione straordinaria sempre intorno ai 300.000 euro l’anno (una follia)- emergono acquisti di cinture di sicurezza con colori più carini (le cinture non scadono e andrebbero bene sempre), per 3.5 milioni di euro e via così, in una ridda di spese che con il volo non c’entrano niente, definite 'spese non caratteristiche'”, accusa ancora Paltrinieri.
"Sistemare i conti di Alitalia in amministrazione straordinaria significa partire da lì. Basta, dicono in coro i manager di settore, togliere queste spese, limare alcuni privilegi insensati di cui si è occupata Report anche Domenica scorsa su Rai3, e magicamente la compagnia torna in equilibrio finanziario e può spiccare il volo verso un allargamento. Il nostro allargamento del piano industriale. E magari può pagare gli stipendi con una certa puntualità”.
Il costo del personale: solo il 17%
“Alitalia ha un costo del personale del 17% sul bilancio totale, uno dei più bassi del mondo, ma è stata sottoposta ad una serie di ruberie e scorribande, degne di certe parti dell’ex impero sovietico post Perestroika. Fa venire i brividi. Al ministro Giorgetti - denuncia Paltrinieri - comunichiamo con fiducia questi dati, ognuno li può controllare con un po’ di pazienza su internet, sono infatti pubblici (anche se l’ultimo bilancio che i commissari hanno fatto vedere è del 2017, altro bel mistero) e capire che Alitalia è ancora un colosso, dilaniato da lotte intestine per chi arraffa di più. Sarebbe per Draghi una sconfitta evidente non comprendere che con un minimo di serietà e con un amministratore delegato che puzzi di Nafta, (definizione volgare del carburante con cui volano gli aerei) risulterebbe facile rimettere le cose su dei binari che consentano un prosieguo dell’attività. Cedere alle pressioni tedesche e francesi per farla chiudere o sopravvivere in modo irrilevante, non è quello che merita questo Paese".
(Segue: l’amministrazione straordinaria è stata una follia gestionale)