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Economia
Assolombarda, all’Assemblea generale 2019 presenti Mattarella e Conte

Assemblea generale Assolombarda 2019: lungo applauso per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Scala di Milano.

Ad aprire il lavori il sindaco di Milano Giuseppe Sala che, durante il suo saluto all’assemblea, si è rivolto al Presidente della Repubblica, riconoscendogli il suo “grande impegno per la solidità nazionale e la positività del rapporto con l’Europa”. “Lei è stato un’ancora di salvezza per il mondo produttivo e lombardo”, ha affermato il primo cittadino di Milano.

Il Presidente Conte all'Assemblea generale di Assolombarda 2019: ripartire da un patto economico-sociale con consumatori e imprese

“Siete i motori dell’Italia e ogni vostro primato è un motivo d’orgoglio per me e per il paese”, così ha esordito il Presidente del Consiglio Conte agli imprenditori lombardi. “Per far ripartire la crescita”, ha proseguito, “bisogna contrastare la congiuntura avversa e affrontare i problemi di lungo corso dell’economia italiana, come la crisi dell’automotive, una minaccia strutturale”:
“Abbiamo bisogno di una forte discontinuità rispetto al passato”, ha sottolineato Conte richiamando alla fiducia e al coraggio. Quanto all’imminente manovra economica e sulle misure volte a combattere  l’evasione fiscale: “Vogliamo un fisco più equo, più efficiente. L’obiettivo è diminuire il carico fiscale e recuperare risorse dall’efficientamento della spesa pubblica nella consapevolezza che i tagli lineari non sono ciò di cui il Paese ha bisogno”. “All’ordine del giorno la battaglia all’evasione che non va perseguita con iniziative isolate e di corto respiro, ma con un grande progetto che passa anche dall’incentivo ai pagamenti tracciabili. Siamo al lavoro anche per abbattere le commissioni che gravano su questi pagamenti, a beneficio dei consumatori e dei commercianti. Il principio è molto chiaro: se tutti paghiamo le tasse, tutti pagheremo meno. Ecco il senso del patto economico-sociale che vogliamo stipulare con tutti i cittadini”. Quanto al piano industria 4.0: “Il Governo continuerà a investire favorendo l’alternanza scuola-lavoro e la formazione dei giovani”. “Questo Governo vuole voltare pagina”, ha concluso Conte. “Le nostre porte sono aperte. Lavoriamo fianco a fianco. Il nostro Paese ha voglia di correre, crescere e cambiare. Soltanto remando insieme riusciremo a dare risposte concrete”.

Il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia all'Assemblea generale di Assolombarda 2019: ripartire da lavoro e infrastrutture

“L’Europa è il mercato più ricco del mondo, il primo esportatore”, ha sottolineato il Presidente di Confindustria Boccia. “La sfida è tra Europa e mondo esterno, non tra paesi europei. Lavoriamo dunque di concerto con le altre Confindustrie, francese e tedesca, per affrontare il problema recessione e agire insieme per la crescita”.

Alla domanda posta da Sala “da dove ripartire”, Boccia ha risposto: “Dal lavoro, dalle fabbriche, che sono i valori fondamentali del Paese. Siamo davanti a una stagione della consapevolezza: sappiamo che è finita la fase dell’autosufficienza. La politica che mi aspetto è fatta di misure anticicliche, coerenti con le indicazioni della Bce. Da un lato, la priorità è una legge di bilancio che guardi al medio termine, dato il debito pubblico che affligge il nostro paese. Dall’altra, potremmo fare un’operazione shock a partire dai 70 miliardi di risorse già disponibili per opere pubbliche. Andare oltre lo sblocca cantieri, con il modello Genova”.

“Abbiamo proposto una operazione transazionale per essere protagonisti di una stagione riformista europea. Con 1.000 miliardi di investimenti in infrastrutture, di cui 100 da parte italiana, eventualmente finanziabili con eurobond”.

Quanto al cuneo fiscale, Boccia ha continuato: “Bonomi ha detto una cosa molto chiara, che è nel patto della fabbrica, oggetto della convergenza con le altre parti sociali, già avvenuta nell’estate. Ridurre le tasse sui salari degli italiani è un primo step, al quale si aggiunge la dotazione infrastrutturale. C’è poi, nelle intenzioni di Confindustria e di Assolombarda, un grande piano di inclusione giovani e una detassazione sui premi di produzione”.

Il Presidente di Assolombarda Bonomi all'Assemblea generale 2019: abbattere il cuneo fiscale per sostenere la filiera del futuro

Il Presidente Bonomi ha aperto il suo intervento chiedendo un minuto di silenzio per Squinzi, scomparso proprio nella serata di ieri. Rivolgendosi a Conte, Bonomi ha detto “apprezziamo l’impegno e i propositi, ma non dimentichiamo quello che abbiamo visto e sentito nei 14 mesi precedenti. Non spetta a noi imprenditori sostituirci ai partiti e non diamo giustizi politici, non rappresentiamo maggioranza o opposizione, noi siamo Assolombarda, siamo Confindustria, siamo imprenditori”.

Su Quota 100 e reddito di cittadinanza: “Sono misure onerose e inique per i giovani. Stop dunque a Quota 100, le risorse confluiscano verso l’abbattimento del cuneo fiscale”.

In tema Europa: “Il nazionalismo finisce per distruggere il senso vero della Patria, un’esperienza già vista in Europa. Noi a quella fase storica non vogliamo tornare. È la produttività la vera emergenza italiana. Eppure della produttività noi imprese continuiamo a non sentire pronunciata nemmeno una parola”.

Bonomi ha poi parlato di “filiera del futuro che comprende giovani, donne, tecnologia e sostenibilità, quest’ultima declinata in tre punti: diritto alla formazione continua, sostenibilità sociale e ambientale da raggiungersi con un cambio del paradigma tecnologico e industriale”.
Bonomi ha accennato poi al settore automotive: “La crisi del settore rischia di diventare la vera crisi economica italiana”. “Non si guida un paese da un balcone o da una spiaggia”, ha concluso Bonomi suscitando un lungo applauso da parte della platea. “Conte ha tenuto alto il valore di un’istituzione come Palazzo Chigi e oggi dobbiamo riscoprire una nuova stagione dei doveri”. Citando Aldo Moro: “L’impresa di servire in Italia è il titolo dell’assemblea di quest’anno: facciamolo tutto insieme”.

Assemblea generale Assolombarda 2019: i presenti

In teatro presenti il presidente del Senato Elisabetta Casellati, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico d'Incà, e i vice ministri Matteo Mauri, Antonio Misiani, Manlio di Stefano, e Ivan Scalfarotto. Presenti anche Carla Ruocco presidente della Commissione finanze della Camera e Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio della Camera.

In sala anche il questore di Milano Sergio Braco e il pretto Renato Saccone. Nutrita la presenza, ma questo era nelle attese, di rappresentanti del mondo dell'economia: in sala Giovanni Fosti, presidente di Cariplo, Stefania Bariatti, presidente di Mps, Letizia Moratti, presidente di Ubi Banca, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, Emma Marcegaglia, presidente Eni e past president di Confindustria, che ad Affaritaliani.it ha dichiarato: “Mi piacerebbe una forte scelta sul cuneo fiscale, sugli investimenti in infrastrutture e sul supporto al l’occupazione giovanile in maniera ancora più forte e convinta di quello che ho visto finora”.

Luigi Abete, Presidente BNL Gruppo BNP Paribas, ha detto ad Affaritaliani.it: “Che il DEF dovesse stabilizzare la situazione evitando rischi sul fronte IVA è un’opinione condivisa; adesso si apre il dibattito tra chi vorrebbe più iniziativa e chi invece ritiene che questo sia il punto di equilibrio giusto. Io penso che questo sia un dibattito inesistente. A noi serve serenità, come precondizione per recuperare fiducia e quindi attirare investimenti. L’importante è che tutto vada avanti con la massima rapidità e con il massimo coinvolgimento. Gli investimenti ripartono solo se c’è un clima di fiducia. Se questo DEF - come io auspico - consoliderà il clima di fiducia, allora avremo come effetto indiretto la ripartenza degli investimenti. L’idea che nella società moderna i governi, investendo 3 miliardi in più o in meno, possano orientare l’economia è un’idea che fa parte di un mondo che non c’è più. L’economia va per conto suo, ha solo bisogno di governi che non la ostacolino ma la favoriscano; per favorire l’economia è fondamentale - lo ribadisco - un clima di fiducia, non il miliardo in più o in meno investito”.

Diana Bracco, AD dell’omonima azienda, ha commentato ad Affaritaliani.it l’aggiornamento al DEF e gli interventi necessari per favorire la crescita del Paese: “Rispetto alle misure per la sanità mi sembra che ci sia ancora tutto da mettere a regime. Speriamo negli incentivi alla crescita, che sarebbero anche un riconoscimento alle aziende. Noi siamo in tutto il mondo e stiamo andando molto bene. L’Italia è un Paese per noi piccolo, ma importantissimo per la produzione. I nostri stabilimenti produttivi sono tutti in Italia e di questo siamo fieri. Bisogna puntare certamente sull’innovazione, un tema di cui si parla molto senza tuttavia agire di conseguenza. Rispetto al tema dell’innovazione, il progetto del Tecnopolo rappresenta un’azione forte e un’idea brillante che viene da un Governo precedente e che sta andando avanti. Il Polo dell’innovazione dovrebbe diventare un discorso europeo. Non dimentichiamo mai (come diceva il Dottor Squinzi che parlava sempre di Stati Uniti d’Europa) che noi siamo europei e dobbiamo lavorare in quest’ottica”.

 

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