Aston Martin sbanda in Borsa, il titolo crolla a Londra dopo il rosso da 165 milioni di euro - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 12:31

Aston Martin sbanda in Borsa, il titolo crolla a Londra dopo il rosso da 165 milioni di euro

Il titolo cede fino all’11% dopo l’avvertimento di una perdita di 125 milioni di euro, tra domanda debole in Nord America e Asia-Pacifico e impatto dei dazi Usa

di Elisa Mancini

Aston Martin affonda in Borsa: perdita annuale più alta del previsto

Giornata nera per Aston Martin alla Borsa di Londra: il titolo della storica casa automobilistica britannica ieri ha ceduto fino all’11%, dopo l’annuncio che la perdita annuale sarà più ampia delle attese, stimata intorno ai 125 milioni di euro. Un tonfo che porta la quotazione in calo di circa il 30% dall’inizio dell’anno.

A pesare sui conti sono una domanda più debole del previsto in Nord America e Asia-Pacifico, l’impatto dei dazi statunitensi e le incertezze legate al contesto macroeconomico globale. Aston Martin ha rivisto le proprie stime: l’Ebit rettificato 2025 sarà peggiore del limite inferiore della gamma di consenso, mentre la generazione di flusso di cassa positivo nella seconda metà dell’anno non è più prevista. Anche i volumi sono in calo rispetto al 2024, con 1.430 consegne nel terzo trimestre, sotto l’obiettivo fissato.

La casa britannica segnala inoltre ritardi nel lancio della supercar Valhalla, le cui prime consegne arriveranno solo nel quarto trimestre con circa 150 unità, a causa di difficoltà progettuali e autorizzative. Il gruppo si trova a fronteggiare dazi Usa “estremamente destabilizzanti”, modifiche fiscali in Cina e rischi di pressione sulla catena di fornitura, aggravati da incidenti informatici nel settore.

Sul fronte dei prodotti, il gruppo ha comunicato che le prime consegne della supercar Valhalla, il modello ibrido ad alte prestazioni destinato a incarnare la nuova fase tecnologica del marchio, inizieranno nel quarto trimestre con circa 150 unità. Il lancio, tuttavia, subisce un ritardo rispetto alle previsioni iniziali, dovuto a problemi di progettazione e ritardi nelle autorizzazioni regolatorie. L’azienda conta di stabilizzare le consegne nel corso del 2026, quando la gamma dovrebbe ampliarsi ulteriormente con l’arrivo di nuovi modelli elettrificati.

Gli analisti ritengono che il 2025 sarà un anno di transizione difficile, con margini sotto pressione e una redditività lontana dagli standard dei concorrenti come Ferrari o Porsche. Solo una ripresa della domanda nei mercati chiave e una maggiore stabilità regolatoria potrebbero restituire fiducia agli investitori.

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