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Economia
Autogrill, la sicurezza delle persone al primo posto: il caso di Arda

LA SICUREZZA DELLE PERSONE AL PRIMO POSTO: IL CASO DI ARDA 

Il 12 settembre scorso nel primo pomeriggio la Direzione Del Personale di Autogrill è stata avvertita da una dipendente del punto vendita autostradale di Arda (Fiorenzuola D’Arda PC) sulla A1, della positività al Covid-19 della stessa a seguito di un tampone effettuato in occasione di un esame svolto privatamente. La dipendente era totalmente asintomatica. Autogrill ha deciso, in tempi rapidi, pur in assenza di un obbligo normativo in tal senso, di chiudere immediatamente il locale e procedere alla sanificazione di tutte le aree pur sapendo che tale scelta avrebbe potuto avere impatti economici e mediatici, ma facendo prevalere l’attenzione per la sicurezza e il benessere dei dipendenti e dei clienti.    Altri provvedimenti immediatamente posti in essere: 

·         tutto il personale in loco, anche quello a casa non in turno (121 dip) è stato avvertito

·         il sindacato è stato coinvolto 

·         è stato chiamato il ‘1500’

·         inviata la mail alla ATS con elenco dipendenti

·       richiesta alla ASL di effettuare nel più breve tempo possibile i tamponi per tutti i dipendenti del punto vendita

·  è stato contattato un laboratorio privato per effettuare i tamponi privatamente nel caso in cui la ASL avesse risposto con tempistiche più lunghe 

Dopo poche ore a seguito di una approfondita sanificazione straordinaria il punto vendita di Arda è stato riaperto effettuando un turnover con dipendenti provenienti da altri locali in attesa che arrivasse l’esito dei tamponi di tutti i dipendenti di Arda. Durante questo breve periodo per i colleghi è stato subito disposto l'isolamento fiduciario, in attesa del risultato del tampone, come previsto dalle Unità Sanitarie Locali. L’esito dei 140 tamponi effettuati è stato negativo per tutti e i dipendenti sono tornati alle loro mansioni ordinarie. Questo dimostra che il protocollo di sicurezza dell’azienda garantisce che anche con un positivo il non contagio . In un contesto complesso Autogrill ha dimostrato di avere a cuore le sue persone e i suoi clienti ponendo in essere provvedimenti non obbligatori ma utili a impedire la diffusione del contagio in tempi rapidissimi. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio rafforzamento delle misure di contrasto al diffondersi del virus attuato fin dalla Fase1 in ottemperanza dei vari provvedimenti normativi che via via si sono susseguiti.

Autogrill a fronte delle misure adottate nei suoi punti vendita ha recentemente ottenuto l’attestato IMQ Covid-19 Restriction per Autogrill Italia S.p.A. La certificazione è frutto dello schema messo a punto da IMQ, organismo leader nella valutazione della conformità, volto a monitorare e verificare la corretta applicazione delle misure attivate per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Plexigalass, mascherine monouso, guanti, visiere per i dipendenti, segnalazioni volte al mantenimento della distanza di almeno 1 metro fra le persone, igienizzante a disposizione dei clienti, frequente pulizia dei locali e packaging monouso sono solo alcuni degli interventi volti a garantire la sicurezza di lavoratori e clienti.   

Autogrill e Fiorenzuola d’Arda

Il locale di Fiorenzuola d’Arda è stato il primo punto di ristoro autostradale a ponte edificato in Europa nel 1959 e rimane tutt’oggi uno tra i simboli più iconici della modernizzazione del nostro Paese e del boom economico dell’Italia di quegli anni, accompagnando così, idealmente, la crescita del Paese negli ultimi 5 decenni nonché generazioni di Italiani in viaggio lungo l’Autostrada del Sole. A ideare la costruzione di questa opera che si mostrò agli italiani in tutta la sua imponenza fu l’architetto Angelo Bianchetti.

Dal 1949 iniziò a collaborare con Mario Pavesi, l’imprenditore di Novara che aprì la prima vera area di ristoro per gli automobilisti sulla Milano-Torino, “inventando” il modello per gli Autogrill che sarebbero stati aperti nei decenni successivi. La struttura in calcestruzzo e acciaio di Fiorenzuola d’Arda, con ingressi da entrambi i sensi di marcia mediante due scalinate e ascensori e con la galleria a vetrata riservata al ristorante, fu studiata per garantire la massima accessibilità e funzionalità al servizio per i viaggiatori. Il progetto costituì il prototipo per i successivi punto di ristoro a ponte. L’idea nacque durante un viaggio negli Stati Uniti, dove queste strutture già esistevano da qualche anno. Del resto, anche Mario Pavesi aveva tratto l’ispirazione e il nome del suo punto di ristoro in autostrada durante un viaggio negli Stati Uniti nel decennio precedente: a ispirarlo furono i grill room, piccoli ristoranti disseminati lungo le interstatali americane. L’esperienza americana suscitò in Pavesi anche la scelta gastronomica, proponendo un vero e proprio “Menù dell’automobilista” elaborato appositamente dall’Istituto di Fisiologia dell’Università di Milano, a base di piatti nutrienti e leggeri per permettere all’automobilista di mantenersi vigile al volante. Negli anni Fiorenzuola D’Arda si è affermata come una delle aree di sosta preferite dai viaggiatori, diventando una delle più frequentate della rete Autogrill. 

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