Economia
Autostrade, la fuga dei fondi esteri. "Non investiremo più in Italia"

Il fondo inglese TCI: "L'esproprio di Atlantia? In palese contrasto con i principi della Costituzione e del diritto della Ue"
Autostrade, la fuga dei fondi esteri. "Non investiremo più in Italia"
Mentre il governo è impegnato per fronteggiare la grave crisi economica che sta attraversando l'Italia in seguito alla pandemia da Coronavirus, cercando di sfruttare al meglio le risorse europee in arrivo dal Recovery Fund, proprio sul fronte estero si alza un polverone per la questione Atlantia. Christopher Hohn, uno dei più noti e influenti gestori anglosassoni che attraverso il fondo inglese TCI gestisce circa 35 miliardi di dollari di investimenti - si legge su Repubblica - chiude agli investimenti in Italia, scottato dalla vicenda Autostrade e dall'obbligo di abbandono imposto ai Benetton "Non metteremo più soldi in Italia se la fiducia dei mercati nell’ordinamento giuridico italiano non verrà ristabilita. Atlantia è stata costretta a scegliere tra la vendita della partecipazione di Aspi a Cdp o la revoca illegittima della concessione, che avrebbe avuto come conseguenza la necessità di affrontare contenziosi lunghi e incerti per contestare il provvedimento. Tale procedura è in palese contrasto con i principi della Costituzione e del diritto della Ue".
Il nodo è il prezzo a cui la Cdp dovrebbe entrare nel capitale di Aspi, praticamente impossibile da trovare in queste condizioni, tanto è vero che non è stato ancora determinato. Cdp, essendo controllata dal Tesoro, è infatti in pieno conflitto di interesse e i vertici di Atlantia, sotto schiaffo, non possono negoziare un prezzo equo. Dunque Hohn - prosegue Repubblica - propone ben due soluzioni. La prima sarebbe quella di nominare un advisor indipendente e internazionale, non legato ad Atlantia o al governo, che raccolga in maniera trasparente le offerte di tutti quegli investitori che sarebbero disposti a comprare la maggioranza di Aspi. La Cdp, poi, potrebbe acquistare le azioni al prezzo determinato da questa sorta di asta. Oppure, e questo è l’oggetto di una seconda lettera che Hohn farà arrivare oggi a Rivera, "si proceda subito con lo spin off di Aspi a tutti gli azionisti di Atlantia, così il prezzo lo determinerà il mercato e solo dopo Cdp potrà lanciare la sua Opa sul quantitativo di azioni che desidera acquistare".