Austostrade, trattativa con Cdp in salita. Spunta Toto
Si fa sempre piu' difficile la trattativa tra Atlantia, Cdp e governo sul futuro di Autostrade. Chi e' vicino al dossier parla di fase di stallo e di, quasi, punto di non ritorno. Il tutto mentre oggi il Sole 24 Ore riporta un interesse per Aspi da parte del gruppo Toto gia' concessionario della A24 e A25. Toto holding avrebbe inviato una lettera ad Atlantia lo scorso 14 settembre, con la manifestazione d'interesse, dando la disponibilita' a rilevare il pacchetto azionario di Atlantia in Aspi, scrive il quotidiano. Ieri intanto c'e' stato uno scambio epistolare al vetriolo tra la holding dei Benetton e Cdp. Al centro di tutto, la manleva ovvero la volonta' da parte della Cassa di non accollarsi in futuro eventuali responsabilita' derivanti dal processo sul crollo del ponte Morandi a Genova. Cdp ha spiegato che la lettera di Atlantia - che conferma la volonta' da parte della societa' di andare avanti con il processo approvato dal loro Cda di vendita dell'88% o in alternativa scissione e vendita del residuo 30% - dimostra che sono stati disattesi completamente gli impegni assunti dai due amministratori delegati di Atlantia e Aspi il 14 luglio.
Per il gruppo guidato da Fabrizio Palermo, Atlantia chiude di fatto a ogni possibilita' di proseguire nella trattativa. Cdp ha accolto gran parte delle richieste avanzate da Atlantia ed e' rimasta ferma sulla necessita' di ottenere garanzie di mercato, come avviene in ogni operazione di trasferimento azionario, sui rischi collegati a un evento certo, cioe' il crollo del Ponte Morandi, che ha provocato danni enormi. Nonostante l'apertura e la disponibilita' dimostrata, l'atteggiamento di Atlantia dopo la lettera del 14 luglio - prosegue Cdp - e' stato dilatorio nei fatti e nei contenuti delle controproposte avanzate. In particolare, respingendo la richiesta di garanzie per i danni provocati dal crollo del Ponte di Genova la stessa Atlantia, fa venir meno una fondamentale condizione di mercato, inderogabile per qualunque investitore di mercato, che renderebbe impossibile deliberare l'operazione i Cda.
Pronta la replica di Atlantia. La societa' guidata da Carlo Bertazzo ha afferma di non aver "disatteso alcun tipo di impegno. Con la delibera approvata giovedi', il Cda ha condiviso un percorso chiaro, trasparente e di mercato, aperto a Cdp e a tutti i potenziali investitori interessati. Cdp e' stata invitata tempestivamente a prendere parte a questo percorso". "La richiesta di manleva voluta da Cdp - proseguono le fonti - non esiste nell'ambito delle grandi operazioni di mercato del mondo infrastrutturale. Nella lettera di impegni inviata da Atlantia lo scorso 14 luglio al Governo, peraltro, non e' prevista alcun tipo di manleva. Nella process letter inviata a Cdp e a tutti gli altri investitori e' infatti esplicitato chiaramente che Atlantia non rilascera' alcun tipo di garanzia relativamente ad Aspi, sulla base del principio della parita' di trattamento di tutti gli investitori". "Le eventuali decisioni di Cdp non sono dunque afferibili alle scelte trasparenti e di mercato operate dal Cda di Atlantia". Sulla questione, ieri e' intervenuto anche il governo con la ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, secondo la quale "il governo non e' disponibile a dilazionare per un tempo infinito. C'e' un tempo tecnico che e' limitato, ma non infinito"
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