A- A+
Economia
Banche, i manager pensano troppo ai bonus e poco ai risparmiatori

Banche, preoccupano gli ultimi fallimenti 

L'affannosa ricerca di entrate induce il Governo a pensare di tassare gli extra profitti delle banche. Nulla da eccepire, se non fosse che i nostri risparmi proprio lì sono depositati e gli eventuali extra profitti dovrebbero essere accantonati per far fronte a problematiche future. La BCE continua a sostenere che gli istituti di credito godono di buona salute e se per caso ci fossero dei problemi è in grado di intervenire tempestivamente. Anche su questo posso concordare, ma mi sorge sempre il dubbio che i nostri risparmi, purtroppo non siano al sicuro.

Cosa voglio dire? Gli ultimi avvenimenti vedono banche in totale fallimento (il giorno prima erano al top il giorno dopo richiedono la tutela gestionale), manager che se ne fregano altamente dei bilanci delle banche amministrate e si riempiono di bonus (più o meno alla luce del sole) e quasi certamente non andranno in galera, tanto poi ci sarà sempre qualcuno che pagherà il conto. Da anni insisto perché vi sia una dicotomia fra il bilancio della banca e la gestione interna.

LEGGI ANCHE: Inflazione e tassi su, la mossa della Lagarde è fuori dal tempo: ecco perchè

Per quanto riguarda i risparmiatori sappiamo che i depositi sono “assicurati” per un importo massimo di 100.000 (centomila) euro il resto è soggetto a bail in. La domanda è: perché? Partiamo dall'articolo 1834 del Codice civile che recita: “Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l'osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto”.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
bancabancherisparmio





in evidenza
Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento

Politica

Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento


motori
Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.