Economia
Bce, Draghi: 'Qe sta funzionando, effetti su economia"

Il programma di 'quantitative easing' della Bce "sta funzionando" e "i suoi effetti si stanno dispiegando sull'economia". Lo ha dichiarato il presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa.
La Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%. Si tratta della settima conferma consecutiva dei tassi attuali, posto che da inizio 2015 la Bce ha modificato la cadenza delle riunioni del direttorio sui tassi: si svolgono ora ogni sei settimane invece che ogni mese.
Il governatore ha spiegato le scelte dell'Eurotower ha spiegato che il Quantitative easing, il programma d'acquisto di titoli di Stato da 60 miliardi al mese, "sta procedendo bene" e ha confermato che durerà fino al settembre 2016 o comunque finché non ci saranno risultati sulla dinamica dei prezzi, che la Bce deve riportare vicino al +2%. La politica monetaria della Banca centrale, dunque, procederà nella stessa direzione fin qui vista.
Il governatore non ha voluto esprimere commenti circostanziati sulla situazione delle trattative tra Atene e creditori, ma ha voluto rappresentare il pensiero del Direttorio Bce: "Vogliamo che la Grecia resti nell'euro e che dal tavolo emerga un accordo forte. Per essere tale deve essere finalizzato alla crescita economica e giusto sul piano sociale. Ma perché lo sia deve anche essere un piano sostenibile dal punto di vista della fiscalità pubblica e del debito greco". Aprendo alla posizione ellenica di un minore surplus primario di bilancio, Draghi ha concesso che gli obiettivi devono tenere conto delle prospettive di crescita più basse.