Bce, il falco Lagarde torna a colpire: "A settembre tassi su oltre lo 0,25%" - Affaritaliani.it

Economia

Bce, il falco Lagarde torna a colpire: "A settembre tassi su oltre lo 0,25%"

La presidente della Bce rassicura sullo scudo ani-spread ma non esclude un incremento "maggiore" dei tassi di interesse nel mese di settembre

Bce, Lagarde conferma due rialzi dei tassi d'interesse: il primo ritocco dello 0,25%, il secondo "dipenderà dall'inflazione" 

Tassi d'interesse, guerra in Ucraina, inflazione e salari: la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione alla commissione Economica del Parlamento europeo, torna a parlare dei temi caldi del momento, mettendo in guardia su un possibile (e ulteriore) aumento dei tassi d'interesse per il mese di settembre. 

Il primo ritocco (previsto per luglio), ha confermato la numero uno dell'istituto di Francoforte, sarà dello 0,25%, mentre l'entità del secondo "dipenderà dalle prospettive aggiornate dell'inflazione a medio termine. Se le prospettive di inflazione a medio termine persistono o peggiorano, un incremento maggiore sarà appropriato nella nostra riunione di settembre".

Bce, Lagarde rassicura sulla creazione di uno scudo anti-spread 

Tra i temi sul tavolo anche quello dello spread. "I lavori per la creazione di uno scudo anti-spread è in corso: se il rischio di frammentazione si presenterà, sarà affrontato con gli strumenti adeguati, la flessibilità adeguata" e la risposta "sarà efficace, proporzionata e nei termini del nostro mandato. Rispetto le vostre domande, il lavoro è in corso in questo momento, chiunque dubiti della nostra determinazione farebbe un terribile errore". 

Bce, Lagarde: "L'inflazione rimarrà alta a lungo, 6,8% nel 2022, 3,5% nel 2023"

Se sullo spread c'è ottimismo e speranza, l'inflazione continua a galoppare. "Le proiezioni di base sull'inflazione da parte del personale dell'Eurosistema sono state riviste in modo significativo al rialzo. Queste proiezioni indicano che l'inflazione rimarrà indesideratamente elevata per qualche tempo. Prevedono un'inflazione annua al 6,8% nel 2022 prima che scenda al 3,5% nel 2023 e al 2,1% nel 2024. Ciò significa che l'inflazione nominale alla fine dell'orizzonte di proiezione dovrebbe essere leggermente al di sopra del nostro obiettivo", ha spiegato Lagarde. 

Infine un breve cenno sui salari. "La crescita salariale ha iniziato a crescere, sebbene rimanga moderata. Ci aspettiamo che la crescita salariale negoziata si rafforzi leggermente ulteriormente nel 2022 e poi rimanga al di sopra dei livelli medi per l'orizzonte di proiezione, supportata da mercati del lavoro rigidi, aumenti dei salari minimi e alcuni effetti di compensazione per gli elevati tassi di inflazione", ha dichiarato la numero uno della Bce