Economia
Guerra Ucraina, l'Europa chiude in rialzo. Milano positiva, si fiuta la pace

Sulla scia di nuovi spiragli diplomatici Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,6% trainato dall'exploit di Saipem. Prosegue il rally di Generali, su anche Tim
Guerra Russia Ucraina, Brent in calo sulla scia del lockdown a Shangai. Girano al rialzo i prezzi del gas
Spiragli di pace sul coflitto in Ucraina spingono in rialzo i listini europei, con il presidente Zelensky che si dice "pronto a discutere di neutralità" con la Russia. Sui mercati resta alta in ogni caso la prudenza, in una giornata caratterizzata, oltre che dalle notizie sul fronte di guerra e dai colloqui in Turchia, dal tonfo del petrolio per il ritorno del Covid in Cina e i rinnovati dubbi sulla domanda globale, con Putin che sul fronte energetico ribadisce come il futuro pagamento del gas avverrà in rubli (mossa bollata come 'inaccettabile' dal G7).
Mentre corrono i rendimenti dei titoli di Stato, gli operatori attendono ora l'infornata di dati macro della settimana per valutare la velocita' dell'incremento dei tassi da parte delle Banche centrali, Fed in testa (all'opposto si registra il tonfo dello yen dopo l'intervento della BoJ che punta a non ritoccare i rendimenti). Tornata agli scambi anche la Borsa di Mosca (-2,2% l'indice Moex in rubli) pur con delle limitazioni.
In questo clima, il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,6% trainato dall'exploit di Saipem (+6,8%) che rialza la testa dopo lo scivolone a Piazza Affari sul piano di ristrutturazione seguito alla maxi perdita. Prosegue il rally della compagnia Generali (+3,7%) al top da ottobre 2008 mentre entra nel vivo la battaglia in vista dell'assemblea dei soci che decidera' il futuro assetto di vertice.
Acquisti sui principali bancari e su Tim (+1,4%) che prosegue i contatti con Kkr ed ha confermato l'offerta non vincolante di Cvc per una quota di minoranza del ramo legato ai servizi alle aziende. In fondo al listino Leonardo (-2,9%) in scia al comparto difesa europeo e realizzi sui petroliferi come Tenaris (-2,3%) ed Eni (-1,4%).
Sul fronte dei cambi, l'euro/dollaro e' in leggero calo a 1,097 (da 1,1 in chiusura venerdi'), mentre la divisa unica balza a 135,38 verso lo yen (134,07) e il dollaro/yen passa di mano a 124,129 (122,06). In leggero rialzo il gas a 103,1 euro al megawattora (+1,9%). Brusco stop, infine, per il prezzo del petrolio con le preoccupazioni dopo l'annuncio del lockdown a Shanghai. Il Wti di maggio scambia a 105,2 dollari al barile (-7,5%) e il Brent del Mare del Nord a 112,1 dollari (-6,9 per cento).
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