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Economia
Borsa Usa, 51 mila miliardi la capitalizzazione del mercato azionario
Wall street dividendi record

Borsa Usa, record per la capitalizzazione del mercato azionario

51 mila miliardi di dollari è la capitalizzazione record del mercato azionario statunitense, appena raggiunta secondo l’indice Bloomberg. La cifra, già di per sé impressionante, risulta ancora più gigantesca perchè equivale al 130% del Pil statunitense, contro il 95% del totale mondiale e appena il 60% nell’Eurozona. Tre sembrano essere le ragioni principali di questa super effervescenza, considerata da alcuni sproporzionata. La prima è sicuramente il trend in sviluppo del Pil Usa sostenuto da consumi, occupazione, produttività in crescita, export. Un’economia (la Bideneconomics) che , a sorpresa, ha mostrato resilienza a pandemia e tassi alti e ha allontanato lo spettro della recessione. La seconda è lo sviluppo differenziale del mercato dei capitali. La terza, forse la più significativa è la forte concentrazione ( in questo valore esistente solo in questo mercato) di aziende tecnologiche ed in particolare delle “sette sorelle”: Apple, Microsoft, Amazon, Nvidia, Tesla, Meta e Alphabet. Da sole sono capitalizzate qualcosa come 12,5 trilioni di dollari. Una cifra che rappresenta l’11% della capitalizzazione totale del mercato azionario del pianeta e il 50% del valore di mercato di 25.000 miliardi di dollari del numero totale di società quotate al Nasdaq.

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Borsa Usa, il peso gigantesco delle 7 Big Tech

Ed è proprio per questo peso "gigantesco" che si cercano norme atte a ridimensionare questi sette Big. Le loro capitalizzazioni fanno impressione anche se si comparano con alcuni i pesi massimi di circa 15/20 anni fa come le banche, i giganti del petrolio o le tecnologiche del calibro di  General Electric, AT&T, IBM o General Motors. Le capitalizzazioni astronomiche di Tesla( 664000 milioni), Meta (989 miliardi),Alphabet(1,85 miliardi),Apple (3,02 miliardi),Amazon (1,61 miliardi),Microsoft( 2,96 miliardi) e Nvidia(1,48 miliardi) nascono anche dalla loro capacità di muoversi a livello mondiale con non tanti prodotti e minori investimenti in capitale fisso. Numeri e guadagni inimmaginabili  fino a qualche anno fa. Infatti mai un gruppo così ristretto di aziende aveva raggiunto capitalizzazioni e guadagni così alti. Quindi, botti e champagne per il mercato azionario Usa. Diversa aria si respira invece dall’altro lato dell’Atlantico dove non esistono quasi aziende tecnologiche quotate di dimensioni rilevanti. Tra le poche brilla  SAP che capitalizza 200.000 milioni di euro e guadagna circa 4.000 milioni o ASML ( capitalizzata 308.000 milioni di euro) e profitti di 8.200 milioni. In conclusione non c'è niente da fare, l’Europa sembra essere rimasta indietro sul comparto tecnologico e la partita pare ormai persa a favore del mercato a stelle e strisce.






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