Bper, Cimbri raffredda sulla fusione: "Banco Bpm per ora non è un'ipotesi"
Per l'amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, non è il momento per una fusione con Banco Bpm. Ma apre su Sondrio, definendola "affascinante"
L’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, raffredda l’ipotesi di una fusione con Banco Bpm, definendola come un’opzione “affascinante”, ma non “principale”. In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore ha dichiarato: “Nel nostro mestiere bisogna guardare la realtà. A mio parere un'eventuale fusione con Banco Bpm non è un'ipotesi che la banca può vagliare ora”.
Inoltre, sempre Cimbri ricorda che ad aprile “se sarà nominato, si insedierà il nuovo amministratore delegato Piero Montani e avrà bisogno di tempo per conoscere la struttura e decidere”. “Concretamente– fa notare Cimbri– operazioni simili non possono essere fatte al volo”. Il manager rivela che “forse ci sono tempi diversi tra le parti in gioco”, “Bper è in fase di cambiamento e deve fare la sua strada presentandosi pronta di fronte a qualsiasi opportunità. È quindi difficile che questo possa avvenire entro l’anno”.
Il manager di Unipol, sulla scelta di sostituire l’attuale ad Vandelli con Montani, ricorda che l’attuale capoazienda “è stato protagonista della forte fase di sviluppo che ha quasi raddoppiato le dimensioni di Bper”, e che insieme al presidente uscente Pietro Ferrari “consegnano al futuro cda una banca in salute, che potra' assumere un ruolo da protagonista nel panorama economico-finanziario del nostro paese”. Tuttavia, “come da azionisti abbiamo il dovere di guardare al futuro e di creare le migliori condizioni per passare, come dicono gli americani, dal "good" al "great", ha sottolineato il Ceo.
“La banca ha fatto bene, Montani è funzionale a mettere Bper nelle migliori condizioni per affrontare le future occasioni che la banca valuterà”, ha poi concluso Cimbri. Un cda con le "mani libere", che potrà valutare diverse opzioni. Tra le più “affascinanti” per Carlo Cimbri, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, è “un’operazione con la Banca Popolare di Sondrio”, una volta diventa spa. Si dice aperto anche su Carige, mentre nega un’ipotesi con Mps, sottolineando come “crescere” sia “importante”, ma attuando sempre operazioni razionali e ponderate
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