Caro energia e aziende ko, la nuova procedura d'allerta per abbattere la crisi
Una nuova legge che disciplina le crisi e l’insolvenza di un’azienda potrebbe aiutare le imprese a risollevarsi
Crisi economica, la nuova procedura d'allerta potrebbe essere un forte segnale per attivare le Istituzioni
Dopo avere letto che a una lavanderia in provincia di Lucca ha ricevuto una bolletta da +900% di incremento e nella presunzione che non troveranno modo di dilazionarla o di farsi dare un prestito con durata quinquennale ed anche nella certezza che le associazioni di categoria nulla possono fare se non protestare o sedersi a tavoli di conferenze dove al massimo potranno portare a casa un: “Vi faremo sapere”.
Quest’azienda è in buona compagnia con altre circa 300.000 che hanno lo stesso problema: “Aiuto non ce la faccio”. A questo punto la domanda è cosa fare?
Il Governo in carica cosa può fare? Possiamo aspettare il nuovo Governo? Potrebbero i nostri Commissari Europei trovare una soluzione soddisfacente? Tutte queste domande potrebbero rimanere sulla carta come un qualsiasi pourparler oppure forse una soluzione c’è. Avete mai sentito parlare della procedura di allerta? In breve si tratta di una nuova legge che disciplina le crisi e l’insolvenza di un’azienda.
In pratica si portano i libri contabili in Camera di Commercio alla ricerca di una soluzione concordata con i creditori, Agenzia delle Entrate ed Enti vari compresi, per individuare le misure idonee a rimediare allo stato di crisi. La legge già pubblica sulla Gazzetta Ufficiale ed è: la n. 155 del 19 ottobre 2017. Detta così, forse avrebbe poco peso, ma se pensiamo che sono circa 300.000 le aziende in difficoltà ci sarà un sicuro intasamento nelle 107 Camere di Commercio italiane dove avranno sede le trattative.
Dato che questo articolo è rivolto alle aziende parlatene con i vostri Commercialisti e vedete se è una soluzione praticabile. Non dico che questa proposta possa portare ad una sicura risoluzione delle nostre/vostre aziende in crisi, ma questo potrebbe essere un forte segnale per attivare le Istituzioni (bancarie, governative, europee ecc.) a dare una risposta concreta e “veloce” alle istanze delle partite IVA? Ignorantia legis non excusat (l’ignoranza della legge non scusa).