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Economia
Cda Terna: approvati risultati al 30 settembre 2017. I ricavi crescono, + 4,9
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris.

Cda Terna: approvati risultati al 30 settembre 2017. I ricavi crescono, + 4,9%. Le parole dell'ad Luigi Ferraris


L’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ha illustrato i risultati dei primi 9 mesi e del terzo trimestre del 2017, esaminati e approvati dal Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. (“Terna”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Catia Bastioli. "I positivi risultati conseguiti nel periodo - ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Luigi Ferraris - confermano la capacità dell'azienda di proseguire un virtuoso percorso di crescita, in linea con gli obiettivi comunicati al mercato per l’anno 2017. La robusta generazione di cassa favorirà la necessaria accelerazione degli investimenti domestici finalizzati a supportare il processo di transizione energetica in atto e, in particolare, l'integrazione delle fonti rinnovabili e la sicurezza del sistema".

 

 

Cda Terna: approvati risultati al 30 settembre 2017. I ricavi crescono, + 4,9%

 

 

I ricavi dei primi 9 mesi del 2017, pari a 1.627,4 milioni di euro, registrano un aumento di 76,4 milioni di euro (+4,9%) rispetto al corrispondente periodo del 2016. L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del periodo si attesta a 1.207,1 milioni di euro, in crescita di 30,8 milioni di euro (+2,6%) rispetto ai 1.176,3 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2016. Tale aumento è dovuto prevalentemente all’incremento dei ricavi delle Attività Regolate, in parte compensato da maggiori costi di personale, per incremento delle consistenze per l’insourcing delle attività di O&M precedentemente affidate a RFI che, di contro, comporta una riduzione dei costi delle risorse esterne. Gli ammortamenti e svalutazioni del periodo sono pari a 390,2 milioni di euro e si riducono di 13 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2016, principalmente per i minori ammortamenti dovuti alla rivisitazione della vita utile delle linee elettriche, parzialmente compensati dall’impatto dell’entrata in esercizio di nuovi impianti. L’EBIT (Risultato Operativo) si attesta a 816,9 milioni di euro, rispetto ai 773,1 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2016 (+5,7%).

 

 
Cda Terna: approvati risultati al 30 settembre 2017. I ricavi crescono, + 4,9%

 

 

Gli oneri finanziari netti sono pari a 68,3 milioni di euro, in aumento di 7,9 milioni di euro rispetto ai 60,4 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2016, principalmente per l’andamento dell’inflazione del periodo. Le imposte sul reddito sono pari a 221,6 milioni di euro e si riducono di 6,6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2016 (-2,9%) essenzialmente per gli effetti fiscali derivanti dalla normativa di riferimento. L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 528,8 milioni di euro, in crescita di 42 milioni di euro rispetto ai 486,8 dei primi 9 mesi del 2016 (+8,6%). La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2017 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 3.794,5 milioni di euro, a fronte dei 3.535,4 milioni di euro al 31 dicembre 2016. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 7.362,9 milioni di euro, in diminuzione di 596 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (7.958,9 milioni di euro), grazie principalmente alla forte generazione di cassa del periodo.

 

 

Cda Terna: approvati risultati al 30 settembre 2017. I ricavi crescono, + 4,9%

 

 

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nei primi 9 mesi del 2017, pari a 545 milioni di euro, risultano in linea con la Guidance 2017 del Piano Strategico, e si confrontano con i 530,2 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Tra i principali progetti del periodo si ricordano gli avanzamenti dei cantieri per le interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, l’entrata in esercizio dell’elettrodotto Capri-Penisola italiana (operativo da fine giugno) e dell’elettrodotto a 380 kV “Udine Ovest-Redipuglia”, opera fondamentale per garantire la sicurezza elettrica delle rete friulana e la copertura del fabbisogno energetico della zona, che risulta più che raddoppiata  negli ultimi anni. Inoltre, nel mese di settembre 2017 è stato avviato l’iter per la realizzazione della variante dell’elettrodotto a 132 kV “Ca’ Poia-Redipuglia”, che permetterà di dismettere 4 km di vecchie linee aeree, abbattendo 15 tralicci prossimi alle abitazioni. I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2017, sono pari a 3.958, in crescita di 89 unità rispetto al 31 dicembre 2016. Tale incremento è legato principalmente alla politica di recruiting di risorse per l’integrazione degli asset acquisiti da FSI.

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