Economia
Chi è Luca de Meo, il manager italiano "più puntuale di un tedesco e più disciplinato di un giapponese", passato a Kering
Un talento dei motori riconosciuto anche da Marchionne, che ora ha scelto il lusso

Luca de Meo, da Renault a Kering: il ritratto del manager riformista
Luca de Meo ha cominciato ufficialmente la sua nuova avventura professionale da amministratore delegato del marchio di lusso Kering. Un passaggio improvviso dall'automotive alla moda che ha lasciato stupiti in molti. Addio quindi a Renault, dopo cinque anni da ceo del gruppo automobilistico francese e svolta. Lo stesso De Meo ha descritto così questa scelta: "Affronto questa nuova sfida professionale - ha detto - con entusiasmo e fiducia, ispirato dalla forza dei marchi del gruppo e dalla competenza delle sue persone. Sono convinto che insieme continueremo a fare di Kering un attore fondamentale nel settore del lusso".
Ma chi è Luca de Meo?
Nato a Milano nel 1967 e laureato in Economia Aziendale all'Università Bocconi, de Meo parla cinque lingue e ha la reputazione di manager riformista. Un talento - riporta Il corriere della Sera - riconosciuto anche da Sergio Marchionne che lo nomina giovanissimo, ad appena 37 anni, a capo del marketing Fiat dove era entrato nel 2002 dopo le prime esperienze in Renault e Toyota. Nel 2009 lascia poi, a sorpresa, la Fiat per Volkswagen dove diventa direttore marketing, imparando il tedesco a quarant’anni.
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Arrivato alla guida del gruppo francese Renault nel 2020, è sua l’idea del piano "Renaulution" per il rilancio dell'azienda che ha portato ai risultati record del 2024. Di sé de Meo ha detto: "Il mio trucco è stato sempre quello di diventare migliore in tutto ciò che gli altri magari non si aspettano da un italiano: più puntuale di un tedesco, più disciplinato di un giapponese, più resistente al Maotai (noto liquore cinese, ndr) di un dirigente cinese".