Concordato preventivo: promossi e bocciati. Farmacie "dietro la lavagna" - Affaritaliani.it

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Concordato preventivo: promossi e bocciati. Farmacie "dietro la lavagna"

L'intesa biennale con lo Stato e i primi dati. Ecco chi sono i contribuenti più affidabili

di redazione economia

Concordato preventivo, ecco le categorie con le pagelle migliori

Il governo Meloni ha insistito molto sul concordato preventivo biennale, il patto tra lo Stato e le aziende per evitare controlli fiscali in cambio di pagelle positive per quanto riguarda "l'affidabilità". I risultati registrati nel 2023 sono il primo indicatore per capire come funzionerà questa misura. Non tutte le categorie - riporta Il Sole 24 Ore - si sono comportate allo stesso modo. Un parametro sintetico per guidare il viaggio fra le diverse attività monitorate dagli indici di affidabilità fiscale può essere rappresentato dal confronto fra la percentuale di affidabili sul totale nei due anni. Da questo punto di vista, baristi, pasticcieri, e ristoratori mostrano i miglioramenti più significativi: il primo gruppo, che comprende anche i gelatai, vede crescere la quota delle pagelle connotate da un voto fra 8 e 10 del 12,8%, mentre fra i macellai la quota di chi dichiara conti fiscali in ordine cresce dell’11,4%.

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Il salto è significativo, e serviranno i numeri del 2024 per capire se è strutturale o meno. In ogni caso anche qui i passi ancora da compiere sono tanti, perché nonostante i miglioramenti la quota degli affidabili è ancora largamente minoritaria (il 44,2% fra baristi e pasticcieri, il 44,1% fra i macellai). Le pagelle Isa brillanti - prosegue Il Sole - sono invece una maggioranza fra i venditori all’ingrosso di macchine utensili e gli intermediari del commercio, dove in entrambi i casi si registra un aumento del 7,6% nei voti almeno pari a 8, mentre alberghi e officine registrano un aumento del 7,2%.

Ma non sono pochi i filoni di attività che nell’anno di avvio del concordato preventivo vedono aumentare la quota dei brutti voti. La performance peggiore è quella dei farmacisti, dove i sufficienti restano molti (il 62,6%) ma flettono del 12,3% rispetto al 2022, fra gli psicologi il calo è del 10,7% ed è del 7,7% fra i paramedici.

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