Economia
Contratto dei medici “definanziato”, la Cgil insorge: Filippi proclama lo sciopero del 12 dicembre
Firmato il nuovo contratto per 137mila medici e dirigenti sanitari, ma la Cgil non firma e parla di accordo “al ribasso”

Medici in corsia
Contratto dei medici, l’Aran: "Un passo in avanti significativo"
È stato il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 per 137mila medici e dirigenti sanitari. L’accordo riguarda 120mila medici e 17mila dirigenti sanitari non medici e introduce aumenti medi di 491 euro al mese per 13 mensilità, oltre a arretrati stimati in circa 6.500 euro.
La firma è arrivata oggi, a Roma, al termine di una trattativa avviata il 1° ottobre e conclusa, secondo l’Aran, in un clima “positivo”. Per l’Agenzia negoziale, l’accordo rappresenterebbe un passo avanti significativo sul piano retributivo e sarebbe stato accolto favorevolmente dalla maggior parte dei sindacati del comparto.
Contratto dei medici, la Cgil non firma e attacca: “Contratto definanziato”
La Cgil Medici non ci sta. Andrea Filippi, segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti del Ssn definisce il nuovo contratto “definanziato” e “chiuso in sole tre sedute”, senza un vero confronto negoziale. Secondo il sindacato, rispetto all’inflazione mancherebbero infatti 537 euro lordi medi al mese, mentre gli aumenti tabellari vengono giudicati “risibili” e privi di qualsiasi reale avanzamento normativo.
“Le risorse contrattuali impoveriscono le buste paga di dieci punti percentuali: mancano 537 euro lordi medi al mese rispetto all’inflazione. L’aumento tabellare è di soli 92 euro e gli incrementi premiano soprattutto le posizioni apicali ed extramoenia, mentre giovani e neoassunti restano penalizzati. L’indennità di specificità, pur finanziata dal 2026, resta congelata e ancora insufficiente per i dirigenti sanitari”.
Una combinazione che, secondo la Cgil, produce una perdita reale del potere d’acquisto pari a dieci punti percentuali: “Si poteva trattare per tutta la legge di bilancio per ottenere le risorse aggiuntive sull’indennità di specificità già finanziata dal 2026. Parliamo di 3.000 euro l’anno in più, che avrebbero dato ossigeno ai salari. Sarebbe stato un segnale minimo di equità e rispetto, mentre invece i professionisti dovranno attendere il prossimo contratto, e molti stanno già lasciando il Ssn”.
Contratto dei medici, Filippi annuncia lo sciopero del 12 dicembre
“Siamo sconcertati dalla precipitazione con cui si è arrivati a una firma frettolosa, utile solo alla propaganda del Governo”, afferma Filippi che conclude: “Siamo pronti a radicalizzare la vertenza con lo sciopero generale del 12 dicembre, coinvolgendo dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie che non accettano un contratto imposto dall’alto e firmato passivamente, senza alcuna vera negoziazione”.
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