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Economia
Coronavirus, VW ferma produzione per 14 giorni. "Per noi un 2020 difficile"

Coronavirus, VW ferma produzione per 14 giorni. "Per noi un 2020 difficile"

Da Volkswagen l'annuncio: chiusura "imminente" della maggior parte delle sue fabbriche in Europa per 2-3 settimane per il Coronavirus. Lo ha annunciato il ceo Herbert Diess ad alcuni media tedeschi senza precisare un calendario dei fermi. ​"Il netto calo delle vendite e dell'incertezza nelle forniture, ci saranno imminenti interruzioni della produzione nella maggior parte dei siti dei nostri marchi", ha dichiarato Diess presentando i risultati annuali. "La crisi in Europa è ancora davanti a noi - ha aggiunto - mentre la situazione si sta stabilizzando in Cina con la ripresa della produzione, salvo poche eccezioni". I siti in Spagna, Portogallo, Slovacchia e Italia sono interessati "a partire da questa settimana dalla sospensione della produzione e la maggior parte delle altre fabbriche tedesche ed europee sta preparando uno stop da due a tre settimane", ha spiegato il ceo. ​"È stato deciso che la stragrande maggioranza delle fabbriche Volkswagen cesserà la produzione venerdì", ha riferito un portavoce del gruppo. 

Vw: ricavi gruppo a 252,6 mld, +7,1%. Consegne a 10,9 mln - Nel 2019 il Gruppo Volkswagen ha consegnato complessivamente 10,98 milioni di veicoli ai suoi clienti (+1,3% rispetto all'anno precedente), generando un fatturato di 252,6 miliardi di euro, con una crescita del 7,1%. E il risultato operativo, arrivato a 19,3 miliardi dopo due gestioni sotto ai 14 miliardi (13,92 nel 2018 e 13,82 nel 2017) pone il Gruppo di Wolfsburg in una posizione di ritrovata solidita', con un cash flow netto di 10,8 miliardi, in assoluta controtendenza rispetto al valore negativo (-0,3 miliardi) dello scorso anno. Il ritorno operativo prima delle tasse e' salito al 7,3% rispetto al 6,6% del 2018. ''Abbiamo venduto modelli di auto meglio equipaggiate, a prezzi piu' alti e con maggiore profittabilita'. Ecco perche' il business e' cresciuto rapidamente''. Lo ha sottolineato durante la conferenza annuale di presentazione dei risultati finanziari 2019 (tenutasi in streaming) il CEO del Gruppo Volkswagen Herbert Diess, che ha confermato la distribuzione di un dividendo di 6,50 euro per azione, contro il 4,80 dello scorso anno.

Anche Renault e Psa annunciano lo stop alla produzione

La Volkswagen ha avvertito che il 2020 sarà un anno "molto difficile" di fronte alla pandemia di coronavirus. In particolare, il gruppo ha visto le sue vendite in Cina calare del 74 per cento a febbraio rispetto allo stesso mese del 2019. ​"L'entità e la durata dell'impatto della diffusione del virus sul gruppo sono incerte", ha dichiarato il direttore finanziario Frank Witter. "Una stima affidabile è attualmente quasi impossibile da fare". I francesi Renault e Psa hanno già annunciato uno stop alla produzione. Renault chiude le sue fabbriche francesi fino a nuovo avviso e i siti in Spagna "lunedì e martedì", con una ripresa incerta per i giorni a venire. Psa (marchi Peugeot, Citroën, Opel) interrompe le attività in Europa, mentre Fca ha già annunciato la chiusura della "maggior parte dei suoi impianti di produzione europei "fino al 27 marzo". In Europa Volkswagen ha sei fabbriche in Germania e sedi in Polonia, Spagna, Slovacchia, Portogallo e Russia.

Coronavirus, Yamaha sospende produzione in Italia e Francia - Yamaha Motor Europe ha annunciato oggi che la produzione in due stabilimenti in Italia e Francia è stata temporaneamente sospesa in risposta all'attuale pandemia di coronavirus Covid-19. La produzione nella fabbrica di motori Motori Minarelli a Calderara di Reno, in Italia, e nello stabilimento di assemblaggio MBK Industrie di Saint-Quentin, in Francia, verrà interrotta con effetto immediato. Entrambe le strutture rimarranno chiuse fino al 22 marzo, dopodiché la situazione verrà rivista su base settimanale. "La decisione di chiudere temporaneamente le due strutture - si legge in una nota - è stata presa per il benessere e la tranquillità della forza lavoro in Italia e Francia, paesi in cui la distanza sociale è una componente chiave della strategia governativa per combattere la diffusione del coronavirus. Yamaha Motor Europe lavora a stretto contatto con le autorità locali in Italia e Francia per garantire che i dipendenti di entrambe le strutture non siano svantaggiati finanziariamente a causa delle chiusure temporanee". "La salute dei nostri dipendenti e la nostra responsabilità sociale sono le nostre priorità in questa fase, motivo per cui abbiamo preso la decisione di sospendere la produzione in queste due strutture per far fronte all'attuale pandemia di oronavirus - ha spiegato Eric de Seynes, presidente e amministratore Delegato di Yamaha Motor Europe -. Apprezziamo molto le capacità e l'impegno di una forza lavoro che ha dimostrato un'enorme lealtà nei confronti di Yamaha, ma che ora affronta una situazione senza precedenti al di fuori del luogo di lavoro. Per la loro tranquillità, siamo al lavoro per assicurare che nessun dipendente avrá ripercussioni finanziarie fino al ritorno a una situazione stabile sia in Italia che in Francia".

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