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Economia
Creval, cresce il muro anti-francese.Alta Global: le azioni valgono fino a 22€
Giampiero Maioli, Ceo del Credit Agricole Italia

Mentre i francesi del Credit Agricole comprano e salgono al 17% (in attesa dell'ok della Bce) del Creval preparando il piano B in caso di insuccesso dell'Opa, continua a farsi più nutrito il gruppo di investitori nel capitale della banca guidata da Luigi Lovaglio che anno giudicato il prezzo dell’offerta, annunciata lo scorso novembre, inadeguato per il reale valore del gruppo valtellinese. Dopo Hosking Partners (4,72%), Kairos (3%), Petrus Advisers (al 3,015%) e Dws Investments (al 5,188%), anche Alta Global, guidato da Viatcheslav Pivovarov, che ha in mano oltre il 5% della banca esce allo scoperto, sottolineando come, in uno scenario di M&A, valga molto di più. 

Lovaglio Creval
L'amministratore delegato del Creval Luigi Lovaglio

La Banque Verte gestita in Italia da Gampiero Maioli ha messo sul tavolo 10,5 euro per azione, un'offerta totalmente cash, che valorizza la banca valtellinese 737 milioni. Peccato che a Piazza Affari, gli acquisti speculativi degli ultimi mesi alimentati dalle attese sul risiko bancario, il prezzo viaggi intorno ai 12 euro (oggi 11,96 euro, con un guadagno finale dell'1%). 

"Alta Global ritiene che la valutazione totale in caso di M&A per il Creval sia compresa tra 15 e 22 euro per azione", spiega il fondatore e Ceo Pivovarov che aggiunge: "Le azioni quotate in Borsa riflettono la valutazione di minoranza, mentre Credit Agricole acquisisce il controllo" e questo come di consueto "richiede un premio".

Per questo, Alta Global è convinto che l'offerta di Credit Agricole "in questa fase non rifletta il fair value di Creval". Tra gli aspetti sottolineati dal fondo russo c'è anche quello delle imposte differite (Deferred tax asset), consentite da un legge di bilancio "emanata dopo l'annuncio dell'offerta di Credit Agricole" e che potrebbero essere sfruttate gradualmente dal Credito Valtellinese anche su base "stand alone".

Ma l'azionariato del Creval continua a muoversi, come testimonia anche Dws Investment che, come è emerso in mattinata dalle comunicazioni alla Consob sulle partecipazioni rilevanti, al momento ha il 5,188% del capitale dell'istituto. Questo mentre all'inizio della scorsa settimana Credit Agricole ha sottoscritto un contratto per rilevare un altro 1,14% del capitale di Creval, portando la sua quota potenziale sopra il 17%, ciambella di salvataggio nel caso sfumasse la scalata. 

Se l’Opa dovesse andar male, infatti, l’Agricole potrebbe restare come primo azionista del Creval, per di più con un accordo di bancassurance. Una posizione che complica le velleità degli altri potenziali pretendenti bancari intenzionati in futuro a convolare a nozze con il gruppo di Lovaglio.

@andreadeugeni

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