Economia
Crisi economica e recessione, lo strano silenzio delle banche

Se le banche facessero il loro mestiere, cioè prestare denaro ad aziende e famiglie, allora potremmo pensare di risollevarci un po'
Banche e recessione, sarebbe sufficiente che le Istituzioni creditizie aprissero i cordoni della borsa
C’è uno strano silenzio che mi sta preoccupando moltissimo. A cosa mi riferisco? Faccio un breve riassunto di quanto sta succedendo sui mercati per famiglie e aziende. In seguito all’arrivo delle bollette le famiglie stanno tagliando i consumi (e ciò significa che si spende molto meno negli acquisti), le aziende stanno pensando di ridurre la produzione, con la sospensione del lavoro e la messa in cassa integrazione dei dipendenti.
Cosa significa tutto ciò? CRISI ECONOMICA! Ecco quindi che vengo al nocciolo della questione: dove sono le banche? Ecco il preoccupante silenzio. Se le banche facessero il loro mestiere cioè prestare denaro ad aziende e famiglie allora potremmo pensare di risolvere la questione “costo energetico” immediatamente.
C’è una soluzione? Direi di si. Sarebbe sufficiente che le Istituzioni creditizie aprissero i cordoni della borsa iniziando a fare prestiti mirati a sostegno del caro energia. Come? Finanziando con rate diluite anche fino a cinque anni le bollette, che l’utenza, famiglia o azienda in difficoltà, deve pagare, dando così ampio respiro e la possibilità di continuare ad avere persone occupate e famiglie non preoccupate (se le banche vogliono una garanzia questa la potrebbe dare lo Stato con una fideiussione, che non fa debito pubblico e costa infinitamente meno della cassa integrazione o di altri incentivi.
Ciò gioverebbe molto alle casse dello Stato (Regioni e Comuni compresi) che non si ritroverebbe a finanziare tutte le incombenze finanziarie derivanti dalla crisi nel sociale. Ora un appello alle banche. Tutti sappiamo che con la riforma bancaria il credito si è molto ristretto e sappiamo anche che per loro è molto meno rischioso e più remunerativo l’investimento finanziario rispetto al “prestar denaro” (cosa che non è mai stata fatta gratis), ma questa volta, quasi certamente le banche stanno rischiando di arrivare al default per non avere erogato prestiti.
L’unica banca che può stampare denaro è la Banca Centrale Europea che potrebbe finanziare tranquillamente le richieste girate alle banche e provenienti da famiglie e aziende. MEMENTO: Niente aziende? Niente lavoro!
Quindi NO MONEY (niente denaro) alla faccia del CET 1 e di Basilea III. Domanda: il potere bancario è arcinoto a tutti, però se lo ricorderanno ancora quanto accadde nel 1929? E poi, pensate che ci siano ancora disponibilità finanziarie come nel 2008? Accidere ex una scintilla incendia passim (A volte da una scintilla scoppia un incendio)