Economia
Deutsche Bank, Sewing: "Pronti a tagli duri". Il titolo sprofonda ai minimi
Le parole del Ceo in assemblea
In un’assemblea affollatissima con l’azionariato profondamente scontento per l’andamento della prima banca tedesca (i due proxy, Glass Lewis e Iss, hanno addirittura consigliato ai soci di votare contro il bilancio), il Ceo di Deutsche Bank Christian Sewing ha comunicato agli azionisti che l’istituto si prepara a fare "tagli pesanti" e "cambiamenti di ampia portata" per essere redditizia e competitiva. Nel mirino il settore dell'investment banking, il cui futuro è in dubbio dopo diverse ristrutturazioni fallite.
“Accelereremo la trasformazione concentrando rigorosamente la nostra banca su attività redditizie e in crescita che sono particolarmente rilevanti per i nostri clienti”, ha affermato Sewing. "Siamo pronti a fare tagli duri", ha aggiunto poi, senza approfondire dove si concentreranno le sforbiciate. Intanto, alla Borsa di Francoforte dove il titolo, complice anche il naufragio delle trattative con la connazionale Commerzbank, ha ormai perso definitivamente il feeling con gli investitori, le azioni in banca hanno toccato un nuovo minimo storico, cedendo il 2,69% a 6,44 euro.
“Sono profondamente convinto che non negoziare con Commerzbank per una fusione sarebbe stato 'negligente”, ha commentato Sewing sui colloqui avuti con l'istituto concorrente per una possibile aggregazione. “Se si presenta l'opportunità di unirsi alla seconda banca tedesca allora dobbiamo esaminarla”, ha aggiunto il banchiere.

Alla vigilia dell’assemblea, Handelsblatt online aveva rivelato che i grandi azionisti assolvono la dirigenza dell'istituto, ma sono scontenti del presidente del Cds, l'austriaco Paul Achleitner, ex-Goldman Sachs. La sedia che più di tutte scotta. In carica dal 2012, Achleitner era stato inizialmente accolto come l'uomo capace di prendere le redini e far uscire la banca dalla crisi.
Ma da allora il prezzo delle azioni (che valeva 30 euro) è sceso del 70% fino a 6,59 euro. Nel 2015, era stato sufficiente un voto di sfiducia del 40% dei votanti per portare alle dimissioni dei dirigenti Anshu Jain e Juergen Fitschen qualche settimana più tardi.
Il voto dei grandi azionisti è decisivo nella questione di trovare una maggioranza per sostenere il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di sorveglianza. "Assolviamo la dirigenza e il Consiglio di sorveglianza", ha detto la manager della società di investimento Union Investment, Alexandra Annecke a Handelsblatt. Simile l'atteggiamento di DSW.
Nonostante le difficoltà di questo periodo della banca, con la ristrutturazione appena iniziata, la mancata fusione con Commerzbank, e le azioni al minimo storico, gli investitori sostengono il corso del consiglio di amministrazione ma concentrano il loro scontento sul ruolo di Achleitner, ha riferito un insider ad Handelsblatt. L'Iss, secondo la Faz, ha incolpato poi il management, tra le altre cose, del danno fatto in termini di reputazione, in particolare per le carenze nella lotta contro il riciclaggio di denaro sporco.
@andreadeugeni